Una marcia prima del funerale di suor Luisa Dell’Orto si è svolta a Delmas, a Cite Jeremie, dove la missionaria, originaria di Lomagna, è stata uccisa il 25 giugno.
Presenti gli animatori di Kay Chal, la casa di Carlo, e tantissima gente comune che ha voluto renderle omaggio, considerando quanto da lei fatto per la popolazione locale e soprattutto per i ragazzi di strada. La salma è rimasta esposta prima dei funerali che si sono svolti alle 16.30 ora locale.
Suor Luisa ha messo in pratica il Vangelo, perchè se è vero che le preghiere sono importanti, ad Haiti sono ancora più importanti i gesti concreti, per strappare all’abbandono e alla povertà i troppi ragazzi che altrimenti sarebbero allo sbando.
Mentre si stanno ultimando le procedure per riportare la salma di suor Luisa in Italia per l’ultimo saluto da parte di famigliari, amici e conoscenti, risuonano ancora vive le parole del cardinale Mario Delpini al rosario celebrato lunedì sera a Lomagna, nel giorno in cui la missionaria avrebbe compiuto sessantacinque anni: «Io non so perché sia morta suor Luisa, se è morta perché a Haiti la vita non vale niente, se è morta perché la sua sollecitudine verso i più poveri dava fastidio a qualcuno, se è morta perché ci sono degli uomini che non sanno fare altro che uccidere o rubare, non so perché suor Luisa è morta. Io però credo che lei stasera ci possa dire così: sono morta per insegnarvi a vivere».
S.F.