Riceviamo e pubblichiamo comunicato dell’associazione Punto Rosso. Lo spazio resta a disposizione per eventuali repliche o chiarimenti.
Nello scorso mese di luglio avevamo chiesto al signor Mauro Fumagalli, che si occupa della programmazione del film nella sala don Sironi di Osnago, di proiettare in occasione dell’anniversario dell”11 settembre1973 il film No. I giorni dell’arcobaleno del regista Pablo Larrain.
Avremmo voluto ricordare, a 50 anni dal golpe militare in Cile, il referendum/plebiscito del 1988 che, sotto le pressioni internazionali, si svolse in quel Paese e decretò la fine del regime di Pinochet.
Il film di Larrain racconta, infatti, di una gioiosa e soprattutto vincente campagna referendaria, condotta mettendo sul piatto la speranza di cacciare via dittatori sanguinari, determinati a far fuori chiunque si opponesse alla loro politica economica e sociale
Come risposta, dal signor Fumagalli, abbiamo ricevuto un sonoro no.
Le motivazioni? Sostanzialmente due. La prima, che la Curia non permette più di far proiettare nel circuito delle sale parrocchiali “pellicole politiche” e la seconda che, di conseguenza, non si accettano partenariati con associazioni “politicamente orientate”.
A questo punto siamo costretti ad ammettere che la nostra associazione, Punto Rosso, è politicamente, decisamente e fortemente orientata contro ogni dittatura, e in questo caso, contro i generali golpisti che presero a cannonate la sede presidenziale del Cile e uccisero
il presidente, Salvador Allende, democraticamente eletto e migliaia di cittadini, decimando una generazione di giovani; contro quei militari che gettavano dagli aerei persone vive nell’oceano o sparavano alla nuca di ragazzi con le mani alzate.
Da molto tempo, purtroppo, sono sparite le sale cinematografiche della nostra zona e le sole sopravvissute, oltre alle multisala commerciali che non sono di prossimità, appartengono alle parrocchie, che così detengono il monopolio della programmazione.
E allora consigliamo vivamente a tutti i cittadini di cercare questo bel film e di guardarlo, se non altro per il piacere di assistere a come, a volte, i potenti e i prepotenti possono perdere.
Buona visione.