CERNUSCO – SCOPEL, PRECISAZIONI SULLE DICHIARAZIONI IN ASSISE DEL SINDACO

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Riceviamo e  pubblichiamo la replica di Costantino Scopel alle parole del sindaco Giovanna De Capitani in Consiglio comunale.

Spett. le Redazione,

leggo  con  stupore  e ironia il  comunicato del  Sindaco di  Cernusco  Lombardone.
Non sapevo che il sindaco fosse anche un giudice  del TAR.  Quanto da  lei  affermato non corrisponde   minimamente  alla  verità.  Il Giudice non  si  è  espresso  in  merito e ha  rinviato  l’udienza  al 17 ottobre. Se, come  dice il sindaco, il giudice avesse giudicato inammissibile il mio ricorso, avrebbe  scritto una sentenza  senza  rinviarla.
Non  corrisponde  al  vero quanto  affermato  anzi,  dirò  che  i  giudici  hanno  invitato  le  due  parti (gli  avvocati  di  parte) a incontrarsi  presso il Comune di Cernusco per cercare un concordato tra  le parti e presentarsi  all’udienza  il 17  ottobre  o,  con  un  concordato o, con  un  rifiuto esplicito del Comune a considerare la mia istanza. Poi si  svolgerà  l’udienza.
Tranquillizzo  il  sindaco  che  la  storia   non  finirà  come  desiderano  loro  e tutta  la  Giunta del  PD e  i  loro più  preziosi  consiglieri  esterni.  Il Comune  punta   a  trovare  un  vizio  di  forma  nella  mia istanza, non prende  in  considerazione  minimamente  il  fatto di  dover  assistere o meno  una  persona  con  problemi.  Se il giudice  troverà  nella mia  istanza  un  vizio di  forma, ricordo al sindaco che  esiste  anche il Consiglio di  Stato a cui  ricorrere.  E  nel  peggiore  dei  casi  ripresenterò la mia istanza senza vizi di forma.
Stia tranquilla il sindaco.  Starò addosso al Comune per tutto il  suo mandato. Esistono molte sentenze che hanno  giudicato giuste le richieste come la mia. Sentenze anche del Consiglio di Stato; pertanto leggi da applicare. Avrebbero  dovuto  rispondere  alla  mia  istanza  un anno  fa.  Ma  mi  hanno  pregato  di  avere  pazienza  e  io  ci sono  cascato  come  uno  stupido.  Loro avevano il  dovere di  darmi  una  risposta entro  trenta giorni  e io,  trascorsi  questi  30  giorni, avrei  potuto  denunciarli, in  mancanza  di  risposte.  Ora  so  chi ho  di  fronte e  non mi  piegherò di  certo  ai  loro piagnistei, falsi.
E’ una  mia  battaglia  personale  e  la porterò  innanzi  sino a che  sono  in  vita.

Costantino Scopel

*Il nostro sito è a disposizione per eventuali delucidazioni



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