4 OTTOBRE, DUE SANTI E IL MIRACOLO DELLA VITA

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Martedì 4 ottobre è stata la Festa di San Francesco d’Assisi e anche il centesimo anniversario dalla nascita di Santa Beretta Molla, nata in questo giorno del 1922. Due santi periodicamente lontani, ma simili: il primo assorbito dall’amore per gli animali e la natura in cui vedeva la magnificenza del creato, la seconda, assorbita dall’apparente normalità ma capace di grandi gesti d’amore, come donare la propria vita per mettere al mondo l’ultima figlia  nonostante le condizioni di salute…
Eppure nel Trapanese e precisamente a Pececo, è stato ritrovato un neonato, avvolto in una copertina di lana,  dentro un sacchetto di plastica. A sentire il pianto dovuto al freddo e alla fame, è stata la proprietaria del terreno agricolo che ha subito avvertito le Forze dell’ordine. Sono prontamente scattati i soccorsi e il bambino è stato preso in carico da mani esperte e trasferito all’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani dove ora sembra essersi ripreso.
E’ stato chiamato con il nome del Santo, Francesco, perchè ritrovato nella natura, tra le coltivazioni e i suoi lamenti, che potevano non essere sentiti, hanno invece raggiunto orecchie capaci di cogliere la differenza tra il pianto di un bimbo e il piagnucolare dei gattini randagi e altrettanto affamati.  I  due santi e angeli custodi hanno protetto il neonato, creando le condizioni giuste affinché qualcuno si accorgesse della sua presenza prima che le condizioni climatiche e soprattutto la mancanza di ossigeno potessero portarselo via. Francesco è stato più forte di tutto e ora ci saranno altre braccia ad accoglierlo.
E’ sempre triste constatare che, per le situazioni più disparate, sia economiche che psicologiche o sociali, si arrivi ad abbandonare un figlio, lasciandolo dentro un sacchetto di plastica in un luogo qualsiasi. Questo non è un atto d’accusa contro qualcuno, ma un domandarsi come mai non siano giunte le giuste informazioni su cosa e come fare in simili casi. Ad esempio  che la Legge consente alla madre di non riconoscere il bambino e lasciarlo in ospedale per assicuragli assistenza e tutela giuridica (DPR396/2000, art. 30, Comma 2).
Altra informazione che forse è mancata è che esistono diverse associazioni, tra cui i Centri di aiuto alla vita che affiancano le mamme in difficoltà e le accompagnano fino al primo anno del bambino, consapevoli della loro vulnerabilità in certi momenti della vita. Centri che esistono in molte parti d’Italia e non mancano neppure in Sicilia.
Per Francesco ora inizia una nuova vita, coccolato dal personale del reparto di Neonatologia dell’ospedale in cui è ricoverato, con l’affetto di chi lo ha trovato e di chi lo ha accolto per primo e soprattutto con i due Santi protettori che lo seguiranno ovunque.

         S.F.



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