CENT’ANNI DALLA NASCITA DI GIANNA BERETTA MOLLA

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Il 4 ottobre di quest’anno Gianna Beretta Molla avrebbe compiuto cento anni. Se n’è andata invece a 39, lasciando i suoi quattro figli di cui l’ultima Emanuela Gianna appena nata. Fu Gianna stessa a chiedere ai medici che l’avevano operata per un fibroma uterino di salvare la creatura che aveva in grembo, sacrificando la sua stessa vita.
Non è stata solo la morte di Gianna in queste circostanze a portarla sugli altari, ma tutta la sua vita, dedicata al prossimo, alla famiglia e alla fede. Decima di tredici figli, Gianna è un esempio di fede sincera cui ha aggiunto le opere secondo l’insegnamento cristiano. E’ vissuta tra Magenta, Milano, Bergamo e Genova dove frequentò la quinta ginnasio.  Nel ’41 a causa dei bombardamenti la sua famiglia tornò a Bergamo nella casa dei nonni materni e quello fu l’anno in cui, a distanza di quattro mesi l’uno dall’altra, morirono i suoi genitori. Tornata a Magenta, Gianna si iscrisse a Medicina, prima a Milano e poi a Pavia dove si laureò nel 1949. Durante gli anni di studio e nonostante la perdita dei genitori, Gianna non dimenticò mai di partecipare alla santa messa e di recitare il rosario. Inoltre era molto inserita nella comunità parrocchiale e nell’Azione Cattolica. Si specializzò in Pediatria a Milano, considerando da subito la sua professione una vera e propria missione al servizio dei più deboli. Nel 1955 sposò l’ingegner Pietro Molla, alternando la sua attività professionale a quella di moglie e madre, piena di interessi ma anche di passioni, come le camminate nella natura e  in montagna.
Gianna era una donna che amava la vita, ma non ha avuto dubbi a donarla per far nascere la sua ultima figlia. E’ morta il sabato dopo Pasqua per una peritonite, dopo grandi sofferenze: era il 28 aprile del 1962.
Il 16 maggio del 2004 papa Giovanni Paolo II l’ha proclamata santa.
Qualche anno fa l’ultima figlia, Emanuela Gianna, anche lei medico, fu invitata all’oratorio di Cernusco Lombardone dove, affiancata da don Alfredo Maggioni, raccontò la vita della sua mamma con molta semplicità, mostrando una gioia interiore, sinonimo di profondi e reali valori.
Il 4 maggio di quest’anno Emanuela Gianna insieme al vescovo Thomas John Paprocki ha inaugurato a Springfield negli Stati Uniti un Centro per la vita  intitolato a sua madre.
E’ invece uscita solo in questi giorni la notizia di una giovane madre che a Ravenna più di un anno fa  ha scoperto di avere un carcinoma mammario e nello stesso tempo di essere incinta, dopo vari e inutili tentativi.
Una donna che, come ha raccontato il marito ai giornali, ha lottato per la vita, ma è stata sopraffatta dalla malattia che se l’è portata via a soli 36 anni, lasciando la bimba di pochi mesi. Situazione vicina, ma non uguale, a quella di Gianna Beretta Molla in cui la morte ha generato una nuova vita.

S.F.



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