L’ARTE PER INCLUDERE E CONDIVIDERE

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La mostra di pittura Colori sbocciati, inaugurata sabato 6 aprile a Cernusco si inserisce nella Giornata mondiale per la consapevolezza sull’Autismo dello scorso 2 aprile che ha scelto il blu come colore simbolico per rappresentare la calma, la razionalità e la speranza. L’autismo è una condizione complessa e spesso mal compresa che rende difficoltoso stabilire relazioni sociali normali per mancanza di linguaggio o per un linguaggio usato in modo anomalo. A volte ci sono anche comportamenti limitati e ripetitivi. I casi di autismo sembrano aumentare nel mondo; nel nostro Paese si parla di un bambino su 77 e l’incidenza della diagnosi è maggiore nel sesso maschile.
Non esistono certezze sulle cause dell’autismo, ma si parla di fattori ambientali, esposizioni nel corso della gravidanza a sostanze tossiche e di alti livelli di inquinamento atmosferico e, più raramente, di età avanzata dei genitori al momento del concepimento, specie quella del padre. La diagnosi di autismo viene fatta dallo Neuropsichiatra infantile, il quale, mediante la somministrazione di test standardizzati, attesta le difficoltà inerenti alle capacità di interazione, di comunicazione e di relazionarsi con gli altri. Importante per questi bimbi è il trattamento logopedico che ha l’obiettivo di migliorare la comunicatività e l’interazione del bambino con l’ambiente e le persone che lo circondano.
Lianne Schreuder è la curatrice della mostra di pittura realizzata da persone affette da autismo. Entrando nella sala esposizioni la prima impressione dei visitatori è quella di un mondo a colori che sprizza vivacità e dove i soggetti sono prevalentemente presi dalla natura. I dipinti, rari volti, alcuni inframezzati da figure geometriche, sono di grande impatto visivo ed esprimono emozioni e sentimenti degli autori. Lianne, olandese, è docente di Arte e ha seguito un sogno che aveva fin da piccola quando le chiedevano cosa volesse fare da grande. La sua risposta era sempre la stessa: “farò la maestra d’arte per i disabili”. La sua è una sensibilità innata verso il mondo della disabilità in generale, in cui si muove per valorizzare le capacità che ognuno ha dentro di sé. Lei lo fa attraverso la pittura perchè l’arte è un punto di incontro, un modo per portare in superfice gioie, paure o disagi inespressi.  Per questo una volta arrivata in Italia al seguito del marito, Lianne ha frequentato per tre anni il corso di Arteterapia a Lecco.
«Dopo aver visitato SpazioAutismo a Bergamo, Centro di accoglienza per adulti in cui si cerca di aumentare le loro possibilità, mi è venuta l’idea di una scuola – ci dice – In poche parole il mestiere ha trovato me».
La scuola, o meglio le scuole di cui parla sono Artoteca Collegamenti* in cui operano anche due volontari, mentre l’atelier si trova presso il liceo artistico Fantoni di Bergamo con cinque volontari.
«I volontari sono sempre graditi – dice Lianne – e se qualcuno vuole aggiungersi siamo contenti. All’Artoteca si prende in prestito un quadro da tenere in casa propria per un certo periodo di tempo e poi si può cambiare, alternandolo con altri. Noi non vendiamo quadri, ma li diamo in prestito. Il Comune di Cernusco ne ha già prenotato uno. Non trattiamo solo autismo, ma diversità di varie tipologie. Da noi le persone trovano un collocamento tranquillo che è importante perché dà loro un senso di protezione. Ci occupiamo di inclusione della diversità anche fisica e ospitiamo persone in periodi di disagio temporaneo perché attraverso l’arte possano rimettere ordine e riprendersi. Nei dipinti si nota questa ricerca di ordine e noi impariamo da loro. Io, infatti, non intervengo mai a correggere un dipinto, ma lascio la libertà di espressione e di colore a ognuno. Noi ci rivolgiamo soprattutto agli adulti perché i bambini hanno già chi solitamente li può seguire, mentre questa fascia d’età rimane scoperta. A loro offriamo un luogo dove potersi esprimere al meglio. Puntiamo sulle possibilità non su deficit o disagi».
Questa è la prerogativa dell’arte, “che non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è”.  Parola del pittore tedesco Ernst Paul Klee.

           S.F.

(*) Artoteca Collegamenti si trova in via Del Borgo, 12 ed è aperta il giovedì dalla 15 alle 17.  Atelier presso la scuola Fantoni di Bergamo è aperta il mercoledì e venerdì dalle 15.30 alle 18, email: info@collegamenti.eu



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