Accanto alla zona di Uncanha la missione si estende verso Nhanseula e Malowera. Per raggiungere la prima meta sono necessarie due ore in auto su un percorso a terra battuta circondata da arbusti e alberi. Calorosa l’accoglienza per padre Carlo Biella e noi, suoi ospiti.
La celebrazione della Messa è il momento focale; nella chiesetta dalle mura grigie spiccano i colori di canti, balli e doni per noi ospiti, benedetti dalle mani di don Alfredo: pollame, alimenti, farine e offerte per la parrocchia. La lingua della celebrazione è sia il portoghese che la lingua locale chichewa. Dalle mani di Matteo viene donato un pallone portato da Cernusco alla comunità. La riconoscenza nei nostri confronti non è terminata: dopo la presentazione di ciascuno di noi, stringiamo la mano a ognuno dei presenti. Tre ore sono trascorse, poi il pomeriggio di giochi con i bambini del villaggio con il pallone e senza, mentre in un campo vicino due squadre di ragazzi giocano una partita di calcio. Visitiamo la famiglia del catechista del villaggio, la cui madre è impossibilitata dal muoversi e uscire in chiesa. Le case sono capanne o casette circondate da tronchi di legno a mo’ di recinzione impedendo l’ingresso ad animali: pollame e caprette sono libere di pascolare per l’intero villaggio. I bagni sono strutture fuori dall’abitato con un buco e una zona apposita per il bagno, con secchi d’acqua, calda se posta sul fuoco. Raggiungiamo anche il posto dove la missione è nata, ormai abbandonata. I colori del tramonto e del fuoco rendono suggestiva la serata, sotto un cielo pieno di stelle… L’indomani la visita a Malowera a un’ora di distanza d’auto; l’accoglienza qui è ancora più calorosa, con la stretta di mano a tutti appena scesi dal Fuoristrada; un cartello di benvenuto per padre Carlo tra canti e balli, preceduti da un momento personale di riconciliazione per una cinquantina di persone.
Tre ore di celebrazione all’aperto sotto il sole e all’ombra di alcune piante; alle spalle la costruzione della nuova chiesa ancora in pieno cantiere. Anche in questa realtà vengono donati pollame, alimenti, farine e offerte e da parte nostra un pallone, gesto che effettueremo nelle comunità che visiteremo nei prossimi giorni e che padre Carlo farà nelle comunità restanti. Ognuna ha il suo catechista e responsabile parrocchiale che, in assenza del padre missionario, gestiscono sia la parte spirituale che organizzativa. La chiesa in fase di costruzione necessita di una revisione e alcuni lavori vanno rifatti. Non è facile seguirli a distanza e la precisione nelle misure e nella collocazione di tubi e cavi è fondamentale. Si fa ritorno verso casa passando nuovamente per Nhanseula per la celebrazione di un matrimonio in rito misto, in quanto solo la sposa è battezzata. Rimane così il tempo per un gioco coi bambini in cerchio e, al tramonto di una domenica diversa dalle solite, si riparte per la nostra base, lasciandoci alle spalle abbracci, sorrisi e strette di mano di persone che vivono il valore vero e intenso della comunità e dell’accoglienza.
D.V.
Nhanseula
Malowera