UN PAESE CHE SI ASTIENE…

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Come sappiamo, attualmente in Italia il voto è un diritto di tutti i cittadini con almeno 18 anni d’età. Solo per l’elezione del Senato è richiesta l’età minima di 25 anni. Il voto è ritenuto un dovere etico e morale.
Lo scorso fine settimana un forte segnale è arrivato ai politici locali dai cittadini; ben 1285 su 2966 non hanno votato per eleggere il sindaco di Cernusco. Anche a Montevecchia 829 su 2228 aventi diritto al voto.
Eppure nell’editoriale pubblicato sul nostro mensile di settembre e poi sul nostro sito, percependo questo sentore, ero stato chiaro nell’esprimere questo concetto e suonare un campanello d’allarme prima del 3 e 4 ottobre.
Anche se non c’è piena sintonia con l’uno o l’altro/a candidato/a o con i punti dei rispettivi programmi elettorali, credo sia corretto e rispettoso andare ugualmente a votare e scegliere in prima persona da chi farsi governare. Più volte ho sentito dire… “grazie a chi si è candidato, perché ha messo la faccia, le proprie competenze e il proprio tempo”… Bene, ora è tempo di scegliere chi sia il migliore (o il meno peggio) tra i due o tre gruppi.
Non stiamo parlando della politica dei grandi palazzi di Roma, ma di quella dei nostri municipi, da cui dipendono la viabilità sotto casa nostra, le nostre tasse comunali, gli spazi dove trascorriamo il nostro tempo libero giorno dopo giorno. Non fidiamoci del sentito dire, delle voci di paese e da bar, ma leggiamo i programmi, quanto ci è stato detto, proposto e cosa hanno risposto ai quesiti. Andiamo oltre i pregiudizi e scegliamo il meglio per la nostra comunità. Chi tace e non vota non avrà mai ragione.
Ecco, chi non ha votato non ha ragione e non avrà alcun diritto di esigere.
Le liste politiche che si sono presentate non è che sono state calate magicamente dall’alto, bensì sono state composte da cittadini che si sono proposti o hanno accettato l’invito di farsi coinvolgere. E gli altri?
Va bene lamentarsi, dire quello che non va, ma bisogna anche mettersi in gioco e partecipare.
Cernusco, nello specifico, ha bisogno di  questo: persone, soprattutto giovani, che si mettano in gioco nella vita del paese e nelle associazioni di volontariato. Vedremo ora come le nuove Amministrazioni elette sapranno coinvolgere i cittadini.
Nel frattempo un monito: finché ci si astiene da tutto, bè, c’è poco da lamentarsi che il paese sia morto.

D.V.



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