VERSO NUOVI ORIZZONTI, TRA OPPORTUNITA’ E SPAZI DI FEDE

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Il viaggio si addentra nel vivo e sabato 10 agosto si parte per un viaggio di quattro ore per la parrocchia di Zumbo, villaggio popolato lungo il fiume Zambesi, vicino al confine con la Zambia.
L’occasione è la celebrazione di sei battesimi nella chiesa dalle mura grigia. A celebrare padre Carlo Biella e don Alfredo Maggioni che, con l’occasione, ha consegnato alla comunità un ostensorio per l’adorazione dell’Eucarestia, donato dalla sua attuale parrocchia. Canti e balli animano come sempre la Messa, celebrata la domenica solo quando è presente uno dei sacerdoti.
L’indomani l’occasione è stata quella di attraversare il fiume per raggiungere la comunità di Bawa, fotografando lungo il fiume ippopotami e un alligatore. La preghiera e le presentazioni ci accompagnano nelle nostre visite, così come la consegna di alcuni palloni al catechista di ogni comunità. La comunità è in fermento perché si sta preparando ad accogliere il festival dei cori delle parrocchie nei prossimi giorni di agosto.
Anche a Zumbo c’è grande attesa per l’arrivo del vescovo di Tete Diamantino Guapo Antunes. Martedì 13 infatti grande festa in paese: bambini e fedeli accolgono l’arrivo del vescovo tra petali e stuoie lungo la strada; nel pomeriggio sono state celebrate le cresime di 57 persone con una madrina e un padrino della comunità nello spazio al di fuori della chiesa coperto da tetti di paglia. I cresimati hanno diverse età e dopo un cammino di preparazione con il catechista e padre Carlo hanno potuto accedere a ricevere il sacramento, con le parole del vescovo a dare loro forza e coraggio per il loro cammino di fede. Non son mancati i doni al termine della Messa e i ringraziamenti.
In questa realtà vivono le suore della Consolata: Ana Paola, Betania e Ivonne provvisoriamente alloggiate vicino al piccolo ospedale della cittadina: la loro ospitalità e dolcezza ha rallegrato il nostro soggiorno. È in costruzione una casa per loro in centro paese e accanto si pensa di edificare un asilo nido.

Il viaggio non è terminato.
Il gruppo e il vescovo si è diretto mercoledì 14 nella parrocchia di Miruro, isolata, distante due ore da Zumbo, nei pressi di un’antica chiesa abbandonata in stile gotico attorno a cui si sta costruendo un villaggio, nella speranza di accogliere delle famiglie e formare una parrocchia. Si riparte da zero e si costruisce: forza e volontà non mancano. C’è infatti il desiderio di formare attorno alla chiesa un’area che preveda la ristrutturazione di numerosi edifici, ormai ridotti a ruderi, un tempo struttura dei Gesuiti di inizio 1900, poi abbandonata per vicissitudini storico politiche.
A pochi metri il cimitero con le tombe dei padri fondatori, recentemente profanato e tuttora sotto inchiesta: per questo si è deciso di far partire da qui la processione fino all’ingresso della chiesa, ora senza tetto, dove sono state celebrate dal vescovo le cresime. Sette i cresimati con i rispettivi padrini e madrine e la richiesta da parte di “dom” Diamantino di tornare ad animare questo villaggio per poter così dare un senso alla costruzione di diverse strutture come una scuola, laboratori, case… Sicuramente entro Natale verrà ricostruito il tetto della chiesa. Ora è un villaggio vicino al fiume isolato, tra alberi di mango e campi dove la gente dei villaggi vicini si raduna solo per celebrare la Messa.
La sera cala dopo la festa, in un’atmosfera suggestiva, sotto un cielo aperto e stellato.
L’indomani mattina un risveglio altrettanto incantevole al sorgere del sole per tornare alla base.
Perché certi orizzonti aiutano a capire l’infinito che ci circonda e quante siano le possibilità di aiutare chi ha bisogno.

D.V.

 



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