ARLATE, CONCERTO DI ARPA CELTICA

Nella mistica e suggestiva cornice dell’abbazia cluniacense di Arlate di Calco, domenica 15 giugno un folto pubblico ha assiepato le panche della chiesa per assistere a un concerto dalle mille sfaccettature tenuto dal musicista Adriano Sangineto.
L’assessore alla Cultura di Calco Maria Suraci, nell’ambito della rassegna Oltre i confini Festival, ha introdotto la serata portando i saluti dell’amministrazione comunale e ha ringraziato il parroco della comunità, don Dionigi Consonni, per l’ospitalità.
«L’arpa che verrà suonata – ha esordito – è stata costruita da Michele, padre di Adriano. Auguro a tutti una buona serata e buon ascolto».
Dopo una breve presentazione, Sangineto ha iniziato il suo concerto con il quale ha coinvolto simpaticamente, con spigliatezza, maestria e grande professionalità il pubblico presente.
Spaziando tra ritmi e melodie di epoche differenti ha catturato gli ascoltatori attraverso l’esecuzione di brani per la maggior parte di sua produzione senza trascurare musicisti degni di nota ai quali ha voluto rendere omaggio suonando pezzi di loro produzione.

Numerose le composizioni eseguite: Arlecchino, Metamorfosi, Son Ar Chistr, Aurora boreale, Blue harp, Failte Mabon, Ricordo il mare, Orizzonte, Marea, Rocky Road to Dublin, Trottola, Metropolis.
A seguire gli immancabili bis con Solbury Hill e Walking flames.
Passando da ritmi sincopati al blues, al tip tap, al charleston al ritmo tribale di una Tammuriata, ha saputo trasmettere e infondere i sentimenti e i ricordi da lui suscitati alla vista delle maree oceaniche, dal profumo del mare nella terra dei nonni paterni, dal sentire la musica come mezzo di condivisione, dalla speranza di una pace imminente.
A questo proposito ha dedicato un brano a tutti gli innocenti che hanno perso la vita negli attuali conflitti che dilaniano il mondo, a tutti quei bambini che sono nati nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, invitando il pubblico a non filmare l’esecuzione, ma a goderla intimamente e vivendola con concentrazione, perché a tutte le persone che in questo momento si trovano in questa tragica situazione, vada tutto il nostro cuore.
Al termine della performance Sangineto ha ringraziato coloro che hanno voluto questo concerto e coloro che lo hanno organizzato, non dimenticando il “padrone di casa” don Dionigi.

C.T.



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