La terza traccia di questa rubrica, nell’anno di nostra vita 2023, incalza anche oggi, mercoledì 1 marzo, con il compleanno del cantante britannico Nik Kershaw.
Nicholas David Kershaw, ovvero Nik per gli amici e non solo, comincia ad appassionarsi alla musica nella seconda metà degli anni ’70, suonando la chitarra e militando in alcune band locali inglesi, tra le quali i Fusion, con cui collaborò fino al 1982, esattamente un anno prima di iniziare la sua carriera da solista. Nel mese di settembre del 1983 arriva la prima canzone ufficiale del suo repertorio, ovvero I won’t let the sun go down on me, in seguito arriverà anche il singolo Wouldn’t it be good, e l’album di debutto Human Racing, uscito nel mese di febbraio del 1984. A novembre dello stesso anno arriva già il secondo disco solista della sua carriera The Riddle, che contiene l’omonimo successo planetario che gli permetterà nel 1985 di partecipare al Live Aid, concerto di beneficenza internazionale voluto da Bob Geldof.
Negli anni a venire, dal 1986 ai giorni nostri, la carriera di Nik proseguirà con grande passione ma senza i successi dinamitardi degli inizi, infatti l’audioritratto che segue il già citato The Riddle è Radio Musicola targato 1986. Da qui in poi Kershaw pubblicherà altri cinque album, e l’ultimo uscito in ordine temporale è Ei8ht pubblicato nel 2012.
In compenso oggi questo cantante e musicista festeggia le sue prime sessantacinque primavere e, tra le varie collaborazioni effettuate con altri artisti nei suoi quarant’anni di carriera, spiccano nomi del calibro di Elton John, George Michael e Steve Hackett storico componente dei Genesis, si proprio loro, quelli con Peter Gabriel e Phil Collins; anche se la ciliegina sulla torta di questo articolo, è senz’altro l’interesse che Gigi D’Agostino, noto dj italiano di fama mondiale, ha avuto per il brano The Riddle nel 1999, la cui cover da lui ripresa ha contribuito a dare una seconda vita a un brano già storico, ma decisamente rivalutato in una chiave dance, tutta da ballare.
S.R.
