CERNUSCO, A TU PER TU CON COSTANTINO SCOPEL

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Scopel, da sempre attivo nel mondo del sociale e nemico da anni della politica, come ha reagito alla notizia della formazione del gruppo Un passo avanti in vista delle elezioni politiche di Cernusco del 2021?

Quando ci sono di mezzo le elezioni la vergogna sparisce e la falsità diventa una costante. “Parole, parole, parole, gridate nel vento e nel sole… promesse non più mantenute… speranze andate perdute” diceva Giorgio Gaber.
Cari politici di centro-sinistra di Cernusco Lombardone, mi rivolgo a voi, sconcertato dal vostro manifesto in cui, con chissà quale coraggio, trovate la forza di chiamare a raccolta i cittadini: “Vogliamo sentire la vostra voce!”. Ma dove sono stati fino a questo momento? Hanno preso decisioni senza mai ascoltare nessuno, neanche i pochi saggi suggerimenti che a volte venivano dall’opposizione. Si considerano i regnanti del paese e quello che decidevano di nascosto doveva essere messo in atto. È accertato che oggi la politica è solo falsità e interesse privato. Però mi aspettavo, da un piccolo Comune come il nostro, che un po’ di coscienza fosse rimasta. La nostra comunità li ha visti lavorare in questi ultimi cinque anni. A mio parere i peggiori in decenni di amministrazione.

 Come secondo lei?
Volevano per esempio, indebitare la cittadinanza per diversi anni, creando lavori inutili, per 7-8 milioni di euro. Non dovevano sentire allora il parere della cittadinanza? Non erano soldi dei loro cittadini quelli che usavano? Avevano creato un’idea di ristrutturazione del paese con un indebitamento enorme, senza averlo mai messo in programma. E hanno desistito quando mille cittadini votanti si sono svegliati e hanno detto loro: “Chi vi ha autorizzati a indebitarci senza chiedere il nostro permesso?” La vogliono sentire ora la popolazione? Si svegliano solo ora, quando ci sono le elezioni? Forse non hanno ancora compreso che i cittadini non vivono più nel medioevo. Sono convinti che siamo degli sprovveduti, degli allocchi? Ma che coraggio hanno nel presentarsi di fronte alla cittadinanza dopo che hanno annullato il sociale nel nostro territorio

Si riferisce alla sua esperienza personale?
Quando un disabile ha presentato loro una richiesta, che le leggi nazionali prevedono, loro l’hanno assaltato subito come un delinquente assumendo, a spese nostre, degli avvocati. Si chiedeva soltanto che degli amministratori rispettassero la legislazione. A loro tutto è permesso? A un povero cittadino, che non conosce le migliaia di leggi che quotidianamente i loro amici politici emettono, rispondono: “L’ignoranza non è ammessa, tutto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale”. E loro invece possono fare tutto? Loro non hanno mai letto le “Gazzette Ufficiali” che descrivono le leggi che un disabile chiedeva loro di rispettare? Cercano ora una verginità che non hanno mai avuto? Cercano di chiarire ai cittadini certi aspetti che risultano oscuri a molta gente. Per esempio: come avete governato le scuole medie?

 Quali secondo lei?
Per esempio: come hanno governato la scuola media? Hanno speso più di 300 mila euro per un campo sportivo sintetico sul quale, forse, nessun ragazzo di Cernusco giocherà mai. L’hanno regalato poi a un’organizzazione che ha un consistente fatturato e che non ha nulla a che fare con il sociale.
Hanno in gestione più di cinquanta appartamenti che vengono lasciati all’abbandono e non fanno nulla per fare manutenzione e renderli funzionali per la cittadinanza che ha dei problemi (soprattutto in questo periodo). Certo, la giustificazione è sempre la stessa: “Noi li abbiamo affidati all’Aler e non decidiamo noi”. È tutto falso, possono revocare quando e come vogliono l’affidamento quando le cose non vanno come dovrebbero, ma come al solito è più comodo dare la colpa a qualcun altro. Io non li critico come persone singole, ma hanno abbracciato la politica e purtroppo, quando ci si affida a uno schieramento politico, la propria personalità viene annullata. Si diventa come dei cani con il guinzaglio, per usare una metafora. Quando si tenta di ragionare con la propria testa, qualcuno dall’alto della collina tira il guinzaglio e ordina di cambiare strada.

In che senso scusi?
In special modo quando scelgono una persona, rappresentante dei cittadini per sventolare la verginità di un partito e che, mi risulta, essere inoltre il Tesoriere del PD, di conseguenza non estraneo ai giochi politici. Poi diramano una comunicazione con la quale invitano le persone a partecipare, anche se avverse alla loro giunta, firmando con il loro nome. Il cittadino comune resta allibito nel pensare a un rinnovamento vero e sincero.

 A chi si riferisce?
Non voglio fare nomi e cognomi, sarà il tempo a renderlo noto. Anche in questo caso io non conosco direttamente questa persona, e per quel che ne so è rispettabilissima, ma è un dipendente di un partito e sapete cosa penso dei partiti attuali. Basta vedere l’incapacità del PD nel gestire Retesalute. La maggior parte dei Comuni partecipanti era di centro-sinistra e pertanto le decisioni prese a maggioranza ricadono su questo schieramento. Questo è l’esempio di come gestiscono i nostri soldi e il sociale. Hanno allontanato associazioni che danno l’anima per creare un po’ di sociale ed eventi, ma siccome non sono sotto la loro parrocchia politica non le hanno considerate, anzi le hanno osteggiate. No, non è questo il rinnovamento che la gente si aspetta.

E quindi cosa si augura per il 2021 a Cernusco?
Io avevo suggerito alla destra di superare gli schieramenti. In questo tragico momento storico non esiste più destra o sinistra, il cittadino è libero, per fortuna. I tempi sono cambiati. Apriamo gli occhi e la mente. Io ho cercato di suggerire un programma, di dialogare e far capire ai politici dell’opposizione che il futuro si basa su un programma ben preciso: solidarietà e cura del verde, sostenibilità ambientale e zero costruibilità. In fondo, spiegavo loro: avete perso quattro elezioni consecutive e qualche domanda bisognerà pur farsela sul perché e di conseguenza occorre capire dove il mondo sta andando.
Dopo questa pandemia, per molti anni a venire, bisognerà curare le ferite che avrà procurato alle persone. Non è che si sfogheranno, i cittadini, votando a destra convintamente. La nostra Regione ha dimostrato in questo momento le fragilità di un sistema inventato dal nostro “presidente papa Formigoni”. Abbiamo constatato tutti che per avere una visita specialistica le attese sono talmente lunghe che si fa in tempo a programmare il proprio funerale. A meno che non si vada nel privato, ed è lì che ci ha portato la nostra meravigliosa Regione. Purtroppo anche nella destra le avversità e l’odio esistono e persistono ancora. Persino il fondatore di questa destra, il “nostro amato” Silvio, si è accorto che senza un’unità di programmi non si va da nessuna parte.

Si sta per caso candidando alle prossime elezioni?
Potranno criticarmi perché io non ho mai voluto entrare in politica e affrontare le difficoltà di amministrare una città. Per ben due volte, da entrambi le parti, mi è stata richiesta la disponibilità a candidarmi come sindaco. Ho sempre rifiutato; erano ogni volta i padrini nascosti che mi usavano come facciata, ma a comandare e decidere erano e sono sempre quelle due-tre persone che non appaiono mai. E questo non poteva accadere con me, visto il carattere che mi ritrovo.
In seconda analisi, mi sono impegnato molto nel sociale, realizzando opere che lo Stato e le Amministrazioni locali avrebbero dovuto fare. Mia moglie Stella mi ha sempre proibito di entrare in compagini politiche. Era un’opinione che anch’io condividevo con lei, ma a volte ho avuto la tentazione di cedere.
Volevo dimostrare che con un po’ di buona volontà e caparbietà si poteva fare tutto quello che sembrava impossibile. Certo, bisogna lavorare molto e questo non è un verbo che piace ai nostri amministratori.
Se esiste qualcuno che vuole fare un programma, io sono pronto: ecologia e sociale; approviamo solo gli appalti che riguardano la ristrutturazione e che rendono il nostro paese sempre più bello e vivibile; aiutiamo il nostro oratorio, serra di gioventù futura che si sta formando. Tutte le altre cose, come i centri sociali, sono inutili e ci tengo a sottolineare che io sono ateo e non guardo il colore della pelle. Tutti i bambini e i ragazzi, di qualunque nazionalità, per me hanno le stesse potenzialità.  Anzi meglio dei nostri allevati a… Kinder. Tuttavia, se le cose continueranno in questo modo non andrò a votare, come faccio già da molti anni. Saranno i giovani purtroppo che raccoglieranno i cocci di questa politica dissennata, senza valori.

Cosa ne è del sociale?
Cito le parole di un volontario che andava nei ricoveri a imboccare gli anziani non autosufficienti: “Mentre suono il campanello per entrare faccio una preghiera per farmi aiutare nel compito con la massima tenerezza possibile. Si tratta di imboccare, dare da bere, far coraggio a chi piange, tagliare la carne, aiutare a prendere le medicine, pulire la bocca e anche il naso”.
L’Italia ha bisogno urgente di queste persone. Eppure cosa ha inventato la Sanità lombarda? Ha proibito a questi volontari di svolgere questa funzione. Non se ne comprende il motivo. La nostra burocrazia – per non correre alcun rischio – toglie tutti i servizi. Tanto sono dei vecchi e chi se ne frega! L’organizzazione delle nostre strutture sociosanitarie non è in grado di dare un pasto caldo a queste povere persone – non autosufficienti – e pertanto il pasto il più delle volte viene servito freddo. Come dar da mangiare alle galline. Povera Italia, guarda come siamo ridotti a causa dei partiti… di tutti i partiti. Ripeteva ancora Giorgio Gaber: “Il sociale è il passatempo […] della demagogia politica mondiale… È l’alibi dell’uomo di sinistra… che se lo porta a casa e lo riveste di ideologia… così adatta a far passare meglio qualche vecchia idea… ma è l’alibi dell’uomo anche di destra… che in fondo del sociale se ne frega… ma dopotutto è una nozione così vaga… e così adatta alle speculazioni di bassa lega.”
Evviva il vecchio che ritorna, travestito da giovane. Resto alla finestra a guardare e mi diverto nel constatare come queste persone si scanneranno per un assessorato o un posto ove si pensa di essere importanti.

D.V.

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