Un viaggio nel tempo, nello spazio e nella mente. Un percorso di riflessione tra parole, immagini e musica.
Giovedì 30 gennaio presso la scuola primaria di Cernusco Lombardone l’associazione Sinapsi ha presentato in occasione della Giornata della memoria la serata dal titolo La memoria rende liberi.
A introdurre l’evento il presidente Laura Scaccabarozzi per i saluti e i ringraziamenti, dando poi la parola alla voce narrante Ciro Magni che ha guidato il pubblico presente in un percorso storico partito nel 1933. Si è poi soffermato sul Manifesto degli scienziati razzisti redatto in Italia nell’estate del 1938, in 10 punti e la realizzazione di un rotocalco Difesa della razza, segno di un investimento in un ufficio che si occupasse dello studio della razza.
E’ seguito il consenso alle leggi razziali nonostante gli ebrei in tutta Italia fossero 45 mila a fronte dei 45 milioni di italiani.
Il focus si è spostato su Milano con terrore e massacri nel carcere di San Vittore, un vero e proprio campo di tortura e di morte. E da lì ebrei, disertori, disabili, omosessuali, scinti… venivano portati verso il Binario 21 da cui partivano i treni verso Auschwitz in condizioni disumane. Un milione duecento erano gli abitanti di Milano, 12 mila gli ebrei, perfettamente integrati nella vita della città.
27 gennaio 1945: l’entrata dell’Armata rossa per sgomberare Auschwitz. Ma non è finita. L’armistizio di Malta (detto anche armistizio lungo) fu siglato il 29 settembre del 1943 abrogando le leggi razziali, ma il 2 maggio 1946 venne deciso che a pagare le spese di gestione delle vittime delle persecuzioni naziste dovevano essere loro stesse e questo rimase in atto fino al 10 agosto 2000.
«16 milioni le vittime che persero la vita; se dovessimo rispettare un minuto di silenzio per ogni vittima, dovremmo stare in silenzio 30 anni – ha provocato Magni – Ed è quello che è successo negli anni successivi. Non c’era voglia di raccontare nè di ascoltare«.
Motivo per cui si arrivò solo al 2005 a designare il 27 gennaio come giorno della memoria.
Ha poi spiegato il valore delle le pietre d’inciampo pensate dall’artista tedesco Gunter Demnig con i dati personali della vittima e la voce: “assassinato/a” e la data di morte, e infine ricordato due figure: Angelo Schivo e Otto Popper del carcere di San Vittore che hanno aiutato i detenuti in gran segreto, oltre ai medici di San Vittore e altre persone che lo hanno fatto nell’anonimato a rischio e pericolo di perdere la vita.
A alternare racconti, riflessioni e storia la musica dei maestri della scuola Suonare suonare di Sinapsi con Paolo Corneo al pianoforte, Domenica Riu al trombone, Pierantonio Merlini alla tromba, Giuseppe Giani al clarinetto, Valeria Volpe al violino e Sofia Daniel cantante.
Al termine il vicesindaco Renata Valagussa ha ringraziato gli organizzatori per la serata focalizzandosi su due concetti: discriminazione e indifferenza, due parole su cui l’Amministrazione comunale ogni anno vuole far riflettere i ragazzi del Comprensivo con apposite iniziative.
D.V.