CERNUSCO, CONRATER RICORDA LA FESTA COMPATRONALE

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In occasione della festa compatronale della Madonna del Rosario di Cernusco, l’ex sindaco di Cernusco Antonio Conrater condivide con noi un aneddoto storico.

Appena finita la guerra la mia famiglia arrivò a Cernusco Lombardone di cui il papà era diventato segretario comunale. Lavorava col sindaco di allora, Ambrogio Valtolina, che lo voleva al suo fianco in tutte le cerimonie pubbliche. Dunque anche  in processione alla Festa del Paese il papà era al fianco del sindaco dietro il parroco e il “santissimo”. Quell’anno, io penso fosse il 1946, la processione una volta arrivata all’altezza di via Balbo piegò nella stessa per raggiungere il cimitero.
Al  sindaco Valtolina cadde subito l’occhio sul nome della via : “Via Cesare Balbo” ed ebbe un attimo di smarrimento pensando che la via fosse rimasta intestata al famoso gerarca fascista Italo Balbo.
Si rivolse subito al papà che era al suo fianco chiedendogli  bruscamente: «Ma come, segretario, ma non avevamo deciso di cambiarla?».
Anche il papà ebbe un attimo di smarrimento, ma poi la fortuna lo aiutò facendogli notare quel nome “Cesare” che risolveva tutto.
Non era dunque il gerarca fascista che aveva accompagnato Mussolini fin dai tempi della Marcia su Roma.
Ma chi fosse esattamente Cesare Balbo, il papà proprio non lo sapeva.
Glielo avrebbe poi spiegato poi qualcuno che conosceva  meglio di lui la storia del Risorgimento.
Questo episodio me lo raccontò tante volte , soprattutto quando il caso volle che, diventato sindaco,  fossi io a seguire il “santissimo” in processione.
Cesare Balbo è una figura del Risorgimento Italiano  importante  sì ma non  di primo piano.
Nato a Torino  nel 1789 morì sempre a Torino nel 1853 pochi anni prima che si compisse quell’Unità d’Italia che per tutta la vita aveva auspicato.
Patriota, uomo di grande cultura, contemporaneo e amico di Cavour col quale fondò il quotidiano Il Risorgimento.
Scrisse una Storia d’Italia e molte altre opere di cui la più nota è Le speranze d’Italia.
Per un breve periodo fu anche presidente del Consiglio del Regno di Sardegna.
Detto questo a me  resta sempre la curiosità  di sapere perché e chi mai abbia deciso di dedicargli  una via a Cernusco Lombardone .

Antonio Conrater



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