CERNUSCO, ELENA RAUSA PRESENTA IL SUO LIBRO

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Sabato 15 ottobre si è svolto il penultimo appuntamento con Autunno d’autore organizzato dalla Commissione biblioteca cernuschese.
E’ stata la volta di Elena Rausa con il suo secondo libro Ognuno riconosce i suoi: In apertura l’assessore all’Istruzione Pietro Santoro ha accennato alla biografia dell’autrice, nata a Milano, ma residente da anni a Cernusco Lombardone.
Laurea in Lettere all’università Cattolica di Milano, dottorato di ricerca in Italinistica-Filologia umanistica, oggi Elena Rausa è  docente di lettere in un liceo scientifico con la grande passione per la scrittura. Una scrittura attenta, frutto di lunghe ricerche storiche e letterarie. Il suo primo romanzo Marta nella corrente, edito da Neri Pozza ha vinto il premio Brianza di alcuni anni fa.
«E’ il quarto compleanno di questo secondo libro di Elena» ha detto Elisabetta Carta membro della Commissione biblioteca e amica dell’autrice che l’ha affiancata nella presentazione, leggendo alcuni passaggi del libro.
Prima di addentrarsi nella storia narrata, è stato proiettato un filmato di Rai Storia con immagini degli anni di piombo che sconvolsero il nostro Paese tra gli anni settanta e ottanta. Quel periodo, per chi fosse nato dopo, è riassunto   nella frase con cui Giovanni Minoli conclude la proiezione del   documentario …e di politica si moriva davvero.
Anni che videro l’autrice bambina, ma che Elena conosce per aver portato avanti ricerche approfondite, scavando nei meccanismi che mossero la mente e la mano dei protagonisti del momento.
«Ricordo che  ero piccola e abitavo a Milano. Un giorno  mi mandarono a prendere il pane vicino a casa quando improvvisamente furono uccisi due poliziotti. Fu il caos generale mentre io ero immobile fuori dal negozio con il mio pacchetto fino a quando qualcuno si accorse anche di me, piccola e persa tra il panico generale. Ho altri ricordi più avanti negli anni, ad esempio quando, tornando da una vacanza nel sud Italia, il treno su cui viaggiavo sostò a lungo nella campagna emiliana per gravi disordini».

Questi ricordi rimasti nella giovane Elena sono il punto di partenza  di questo libro, ancora edito da Neri Pozza in cui l’io narrante è Caterina che cerca di ricostruire la storia del cugino Michele in coma in un letto d’ospedale. La domanda ricorrente è “si sveglierà?”.
E’ anche la storia di una famiglia complessa, le cui vicende famigliari si intrecciano con quello che succede al di fuori, soprattutto con la partecipazione alla lotta armata del periodo. L’autrice, svelando alcuni personaggi del libro, si domanda come possa una donna portatrice di vita scegliere di dare la morte per una certa visione del mondo.  «Il titolo del libro – dice Elena – è preso da una poesia d’amore che Montale ha dedicato a una donna ebrea».
Molti i personaggi che si alternano nella storia narrata, tanto che, scherzosamente, Elena Rausa ha avvisato i lettori di preparare dei post it con i vari nomi per seguirla meglio. Forse proprio gli intrecci e le vicende politiche, conosciute ai più “datati” e sconosciute invece ai giovani, indirizzeranno alla lettura del libro.

      S.F.



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