CERNUSCO, FESTA COMPATRONALE CON LA MADONNA DEL ROSARIO

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Nella mattinata di domenica 11 ottobre si è svolta la Messa celebrata da don Alfredo Maggioni che ha dato inizio alla festa compatronale.
La celebrazione ha visto la presenza di fedeli adulti che hanno trovato posto in chiesa, mentre i bambini e i ragazzi con le catechiste hanno seguito la Messa sotto il tendone, dove era esposta la statua della Madonna del Rosario.
«Noi siamo la terra buona nella quale Dio getta il suo seme, non ci chiede di fare cose grandiose, chi può produce trenta, sessanta o cento, ma l’uomo deve trovare la stabilità – ha spiegato don Alfredo nell’omelia prendendo spunto dal vangelo di Matteo. Il Maligno ostacola la crescita del seme, le radici sono superficiali e le preoccupazioni appesantiscono la vita. Non possiamo essere eternamente adolescenti, Gesù ci chiede di crescere ma gli adulti mettono tutto in discussione». Ha poi continuato con la prima lettura del Profeta Isaia. «Dio con noi è generoso, guarda alla vita di ciascuno e valuta il succo che è sempre buono e tanto, Lui fa in modo che non ci sia qualcuno che cerchi di distruggerci.».

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L’ultimo pensiero del parroco è stato tratto dalla seconda lettura di san Paolo apostolo ai Corinzi.
«Dio mi chiede di crescere e di godere della sua benedizione, ma per la mia instabilità non godo mai delle cose grandiose che mi mette a disposizione, voglio sempre di più, invece nel tuo lavoro, nella tua fatica prendi quello che hai che è tanto, tutto quello che possono reggere le tue mani, godilo perché così vuole Dio».

Nel pomeriggio non è stato possibile, per le norme sanitarie vigenti, fare la processione per le vie del paese, ma è stata la Madonna a raggiungere le quattro zone, via Pergolesi, via Edison, via degli Alpini e via Valle, per la recita di una decina di rosario permettendo alle persone del posto di partecipare. Durante gli spostamenti il campanile e le trombe del pulmino hanno diffuso le note dell’Ave di Lourdes.
«Quello che faremo è dare vita a delle sorgenti, quattro sorgenti nei quartieri che si uniranno in un unico fiume di preghiera, che sia una inondazione di Grazia!».
Queste le parole scritte dal parroco nell’informatore per illustrare ciò che avrebbe sostituito la processione.
La statua della Madonna ha poi raggiunto il cortile di sant’Agnese dove ad attenderla c’erano numerosi fedeli per la quinta decina del rosario, recitata dai bambini della Prima comunione accorsi numerosi e presenti anche nei quattro rioni, alla quale è seguita la benedizione con la reliquia della Madonna.
Al cielo si sono poi elevate con il braciere le invocazioni e le preghiere dei bambini e dei presenti quest’anno più numerosi del solito.

M.C. e C.F.



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