CERNUSCO, FESTA PER GLI 85 ANNI DEGLI ALPINI

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Domenica 18 settembre il gruppo Alpini di Cernusco ha festeggiato l’85esimo anniversario di fondazione.
Presso il Cappello alpino si è tenuta la cerimonia con alzabandiera alla presenza delle autorità civili e a seguire è partito il corteo per le strade del centro di Cernusco sino alla chiesa parrocchiale, dove è stata celebrata da padre Sandro Nava e don Alfredo Maggioni la Santa Messa.
Presenti il sindaco di Cernusco Lombardone Gennaro Toto, il sindaco di Merate Massimo Panzeri, il presidente degli Alpini sezione di Lecco Marco Magni, il comandante della Polizia locale Giovanni Perri, Pasquale D’Aloia, luogotenente  della Guardia di finanza di Cernusco, il presidente degli alpini cernuschesi Felice Longoni, le associazioni cernuschesi e le penne nere di diversi paesi della Lombardia.
Il parroco cernuschese all’inizio della Messa ha richiamato i valori del servizio e del volontariato che non hanno colore bensì calore, non hanno preferenze ma totalità, senza mettere paletti.
«Preghiamo per le vocazioni e voglio esprimere il mio profondo grazie per quanto è stato fatto per il Makiungu hospital – ha aggiunto padre Sandro in ripartenza per il Tanzania –  E’ stato possibile ricostruirlo in una zona molto povera con numerosi parti al giorno. Buona festa del servizio e andiamo avanti in Domino!».
Molto emozionante il canto Signore delle cime dopo la Comunione eseguito dal coretto parrocchiale con la voce della giovane Sofia Perego.
Alle 11.30 è seguito il corteo sino al monumento dei Caduti con deposizione della corona di alloro e i discorsi delle autorità presenti, con l’accompagnamento del Corpo musicale Alessandro Pirovano e di Robbiate.

Dopo la deposizione della corona da parte del sindaco e dei capigruppo degli Alpini, Toto ha preso la parola, ringraziando e valorizzando quanto gli Alpini fanno e hanno fatto, mettendosi al servizio di chi ha bisogno.
A fargli eco l’assessore Andrea Passavanti, alpino che ha ribadito i valori degli Alpini, soffermandosi sulle parole della preghiera letta in chiesa: non un ricordo del passato, ma un monito per il presente a lottare contro l’indifferenza e il disinteresse. «Gli alpini non si tirano indietro in questa sfida e lo hanno dimostrato nel periodo della pandemia. I tempi che si prospettano potrebbero essere altrettanto duri e impegnativi e per una strana nemesi della storia la Russia sta mettendo alla prova la nostra società, così come mise tragicamente alla prova gli Alpini in quella immane catastrofe che fu la Seconda Guerra mondiale e la campagna dell’Armata Italiana in Russia. Alpini, abbiamo ancora bisogno di voi, del vostro esempio, di quello spirito di sacrificio che vi porta a servire i vivi, ricordano i morti per poter così essere “degni delle glorie dei nostri avi».
Il grazie più sentito è arrivato dal capogruppo Longoni, emozionato per l’affetto e il calore ricevuto in tutti questi giorni.
Parole decise e ferme quelle di Marco Magni che ha ribadito il ruolo degli Alpini e l’importanza di mettersi a servizio degli altri…  «Non per arrivare primi, ma per raccogliere gli ultimi e arrivare insieme al traguardo, senza egoismi e fare polemiche».
Al termine è stata consegnata una tazza a ogni gruppo presente e pranzo per tutti in oratorio, in un clima di festa e fraternità.

N.C. e D.V.

 



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