CERNUSCO, GIANLUCA PAPEO E IL SUO LIBRO

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La rassegna Autunno d’autore indetta dalla Biblioteca “Luigi Rusca” di Cernusco Lombardone si è conclusa sabato 23 novembre con il libro di Gianluca Papeo Mezz’ora prima. È stato Gerardo Biella, consigliere alla Cultura del Comune di Cernusco, a introdurlo al numeroso pubblico presente, ringraziando nel contempo la presidente della Commissione Biblioteca Chiara Conrater e tutti i membri, per questi incontri e per le numerose attività della biblioteca cernuschese.  Il suo è stato un invito agli autori locali perché si facciano avanti con le loro proposte e ai lettori affinché mantengano il piacere della lettura.

Elisabetta Carta ha tracciato un ritratto dell’autore e del suo libro. Lo scrittore, nato a Milano e cresciuto nell’Oltrepò Pavese, è da tempo residente a Cernusco con moglie e figlio ed è un ricercatore che si occupa di farmaci per la cura del cancro. «Il suo libro – ha detto Elisabetta – è un affresco in bianco e nero in cui ci sono storie d’amore, caccia all’uomo e un delitto e dove i personaggi sono diversi e agli antipodi tra di loro».
«Non vorrei parlare solo del mio libro – ha esordito Papeo – ma del vissuto dello scritto che come vedete è un’auto pubblicazione con due edizioni. La prima nel 2013 e la seconda nel 2017».
Molto simpaticamente Papeo ha raccontato la sua trafila con le case editrici, troppo oberate di lavoro per poter rispondere a tutti coloro che inviano dei manoscritti. «Sono stato vicino alla pubblicazione grazie a un amico che aveva un’importante libreria e ho conosciuto la figura dell’agente letterario che mi ha fatto revisionare il manoscritto». Da qui gli interrogativi dell’autore che si è chiesto come mai non abbia funzionato con le case editrici, ma al tempo stesso convinto di non dover stravolgere alcune parti del libro considerate importanti. Tutto ciò anche in considerazione dei due anni impiegati nella stesura, scrivendo durante le trasferte giornaliere in treno e al rientro fino a tarda sera.
Il libro è ambientato nel 1920, periodo interessante per l’autore, inserito nella Belle Epoque e prima dell’arrivo del fascismo e dentro ci sono generi diversi e numerosi personaggi dai differenti profili psicologici.
«Ambientare un libro al passato – ha detto Papeo in conclusione – vuol dire fare delle ricerche molto accurate. Infatti, le auto allora avevano il volante a destra, come l’Isotta Fraschini tipo 8 e si viaggiava sulla sinistra».
Le letture di alcuni passaggi del libro sono state affidate a Emanuela Sirtori, mentre diverse sono state le domande del pubblico a fine presentazione.

 S.F.



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