CERNUSCO, LA POSIZIONE DELLA MAGGIORANZA SULL’AREA BITUMI

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Giovedì 23 luglio il Consiglio comunale di Cernusco si è aperto con le parole del sindaco Giovanna De Capitani che ha introdotto il primo punto all’Ordine del giorno, ovvero l’atto di indirizzo alla giunta comunale in merito all’adozione di procedura per sancire la non ammissibilità di attività di “produzione di conglomerati bituminosi” sull’intero territorio comunale.
«Ritengo opportuno evidenziare alcuni passaggi importanti dell’Odg presentato dal gruppo di maggioranza e sottoposto all’approvazione dell’intero Consiglio comunale – ha comunicato il borgomastro – Innanzitutto si è giunti a formulare questa proposta dopo aver ascoltato e accolto le preoccupazioni di Cittadini ed Istituzioni emerse a fronte dell’approvazione della variante 1/2019 al vigente PGT che ha previsto, tra gli altri interventi, anche la possibilità di consentire un ampliamento di un’attività esistente permettendone la “produzione di calcestruzzo e conglomerati bituminosi”. Volendo concentrare l’attenzione sullo specifico ambito AT2 una premessa importante rileva che quest’area è rimasta “insoluta” dal PRG (Piano Regolatore Generale) approvato dal Consiglio Comunale il 18 febbraio 1991 e dalla Giunta regionale il 9 aprile 1992. Alcun interesse di trasformazione è stato dimostrato anche successivamente all’approvazione del PGT previgente, approvato il 20 gennaio 2011, dove ha inciso di certo la recente crisi economica che ha penalizzato in modo particolare il settore edile.
In sede di variante 1/2019 si è cercato di creare le condizioni favorevoli allo sviluppo dell’attività insediata sul territorio di Merate dal 1972 e che già svolge un’attività di produzione di calcestruzzo preconfezionato, produzione materiale inerti e produzione terricci per florovivaismo, oltre al trattamento generale di inerti da recupero macerie da demolizioni.
In caso di presentazione di un piano attuativo da parte della proprietà, oltre al rispetto dei limiti prescrittivi già indicati nella scheda, vige l’obbligo di procedura di Valutazione di Impatto Ambientale con pareri vincolanti espressi dalle autorità sanitarie ATS e ARPA.
La scelta dell’Amministrazione Comunale con l’approvazione della variante 1/2019 poneva quale base di valutazione prioritaria di questo ambito, il contesto della presentazione di un serio progetto industriale, da verificarsi in sede di Piano Attuativo, accompagnato da rigorosi meccanismi di verifica in ordine alle ricadute ambientali, inserendo in scheda e nelle Norme di Piano precisi riferimenti a VIA e VAS. L’obiettivo principale che risulta ancora valido, è la risoluzione di una situazione di degrado presente da anni sul comparto.
Credo che l’audizione tenutasi il 29 giugno scorso che, per la prima volta, ha riunito tutte le espressioni civiche e istituzionali coinvolte sullo stesso tema, sia stato un momento importante di ascolto e riflessione. L’auspicio di impedire la produzione di bitumi nel comparto AT2 espresso da tutti i referenti presenti ha consentito una valutazione più attenta della tematica ambientale che coinvolge il nostro territorio e che preoccupa non solo le istituzioni ma tutti i cittadini. La nascita recente di comitati e movimenti locali che si confrontato e prendono posizioni sui temi legati all’ambiente consente alle Istituzioni di avere un ritorno importante del “sentire cittadino” e di poter agire di conseguenza supportati dalla condivisione degli intenti. Questo è il motivo che ci ha fatto scegliere di andare oltre il comparto dell’Andegardo – ha concluso il primo cittadino – e di proporre al Consiglio comunale di vietare tali produzioni su tutto il territorio comunale sottoponendo anche ai Comuni limitrofi la valutazione del medesimo obiettivo».
Il testo dell’atto, in calce, è stato approvato all’unanimità da tutti i consiglieri presenti, senza però i pareri dei capigruppo di minoranza Gennaro Toto e Salvatore Krassowski.
«Votiamo a favore per l’interesse dei cittadini, però, non posso non ricordare l’iter vissuto per l’approvazione di questa variante nelle Consulte, in Consiglio nonché la malinconica dichiarazione di voto di Mario Oldani il 14 maggio che sottolineava con orgoglio quanto il Pgt approvato fosse il migliore auspicabile per il paese – ha affermato Toto – Peccato che oggi, dopo due mesi, ci troviamo in Assise a discuterne ancora e votare questa auspicabile e condivisa retromarcia. Forse ascoltare i pareri dei cittadini dei Comuni limitrofi e degli Enti va fatto prima di prendere certe decisioni. Non riesco a capire come per chi si occupa di ecologia e ambiente come l’assessore Roberta Cereda portare avanti e votare la variante in completo disaccordo con l’Ats, come è stato possibile? Cos’è cambiato oggi?»
«Non è il momento della strumentalizzazione né della critica politica – ha spiegato Krassowski – è il momento del coraggio del prendere queste decisioni, che sosteniamo. Farei due appelli, uno all’Amministrazione, che riceve un importante mandato, di individuare gli interventi e uno rivolto ai Comuni limitrofi a conformarsi a questa volontà politica di Cernusco per dire no ai bitumi in questo territorio».
«E’ stato un passaggio importante e condiviso che ha dato ascolto e ragione alle istanze dei Comitati che hanno avuto un atteggiamento sempre corretto» ha concluso il sindaco, rivolgendosi anche ai membri del Coordinamento no bitume presenti sul piazzale esterno al municipio.

D.V.

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