CERNUSCO, LA RIPARTENZA DI PARRUCCHIERI E CENTRI ESTETICI

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Dopo più di due mesi di chiusura a seguito dell’emergenza sanitaria per Covid 19 i parrucchieri e i centri estetici hanno potuto riaprire le proprie attività lunedì 18 maggio.
I negozianti hanno ripreso mettendo in atto tutte le disposizioni previste per garantire la totale sicurezza per la propria clientela ma anche per sé stessi.
Aspettando l’apertura, incerta fino all’ultimo, sono stati molti gli accorgimenti messi in atto, come ci ha spiegato Gioconda Valagussa titolare di Gioconda Acconciature negozio di via Lecco. «Ho dovuto acquistare plexiglas, la cassa, il chimono, borse di plastica dove contenere le borse delle clienti, il termometro a infrarossi per la rilevazione della temperatura, le mascherine e le salviette monouso, gli adesivi da mettere sulla porta di entrata per avvisare i clienti delle normative e per ultimo ho effettuato la sanificazione generale di tutto il negozio». La tanto attesa ripresa è stata accompagnata però da incertezze e timori. «Oltre che per il danno economico ho vissuto questi mesi con molta preoccupazione – ha proseguito la titolare –  e con la paura per la ripresa che devo dire è stata traumatica. Il fatto di indossare mascherina e visiera mi porta ad avere a fine giornata un costante mal di testa, inoltre non si riesce a lavorare bene. Riguardo al futuro ho molta paura del ritorno del Covid 19, non so come finirà ma sono molto preoccupata e vedremo più in là. La paura esiste e anche molta».
La grande passione per il suo lavoro e l’amore per i clienti ha spinto Gianni Gambino del negozio Parrucchiere Gianni, situato anch’esso in via Lecco, ad andare avanti con ottimismo, nonostante la preoccupazione per l’emergenza sanitaria e con qualche frecciatina alla classe politica.
«Ero molto preoccupato durante la chiusura e per il futuro non so cosa pensare. Il virus mi preoccupa un po’, chi ci governa pensa solo a farsi la guerra, in quanto all’onestà lasciamo perdere. Con questa chiusura i danni ci sono stati, ma non mi interessa, ero preoccupato per la mia salute. Ho fatto disinfettare tutto il negozio, mi sono procurato disinfettante e mascherine qualora i clienti ne fossero sprovvisti, insomma ho fatto tutto quello che si deve fare. I miei clienti mi hanno aspettato quindi sono veramente soddisfatto anche perché il mio lavoro mi piace e sono molto felice. Pensavo e speravo di arrivare a cent’anni di età e fare ancora questo lavoro per me troppo bello, è la mia passione e ho tanti amici, ma il futuro mi preoccupa. Valuterò quindi se tenere aperto  dopo queste prime settimane».
C’è anche chi nel periodo del lockdown, seppur vissuto con tanta preoccupazione, ha trovato il lato positivo nelle cose belle vissute a stretto contatto con i propri figli.
«In questi due mesi non è stato semplice – ci ha spiegato Luana Fumagalli titolare di Estetica Luana, centro estetico situato in piazza della Vittoria – c’erano i pensieri altalenanti, la preoccupazione del lavoro visto che da lavoratore autonomo spese tante e incassi zero. Da mamma separata con due figli, con il mutuo per la casa, il mutuo per il negozio, le bollette da pagare e i fornitori, che giustamente hanno voluto il pagamento delle riba, vi assicuro che non è facile. A un certo punto ho pensato al rovescio della medaglia, mi sono goduta i miei figli, ho riposato e ho cercato il lato positivo. Io ho sempre lavorato in sicurezza con ferri sterilizzati in autoclave, sempre tutto disinfettato, monouso, mascherina, guanti e occhiali di protezione per tanti lavori. Per la tutela dei miei clienti ho messo anche la visiera, plexiglas e tutto ciò che il decreto ha imposto. La ripresa è stata positiva, spero continui!»
E’ avvenuta invece dopo una settimana l’apertura di Stile Diamante negozio di Vanessa Trabucco di via Monza.
«Ho aperto con una settimana di ritardo perché volevo sanificare e igienizzare bene il negozio – ha commentato la titolare – le paure nel periodo di chiusura sono state tante, tanti i punti interrogativi: quando riaprirò, come farò a recuperare ciò che ho perso in questi mesi. Fortunatamente non ho dipendenti ma devo dire che i danni economici sono stati parecchi e ho rimandato tutti i pagamenti dei miei fornitori. Ora il modo di lavorare è cambiato, entra un cliente per volta con mascherina e guanti monouso che fornisco io, igienizzo le loro borse e lavoro con visiera con non poche difficoltà. Lavoro dalle nove del mattino alle nove di sera per recuperare ciò che ho perso».
Non mancano però pensieri positivi guardando a quello che sarà il domani.
«I clienti per ora tornano e spero si risolva tutto in fretta – ha continuato – per quanto riguarda il futuro sono fiduciosa».

                                                                                                                                            C.F. e M.C.



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