CERNUSCO, PRIMO APPUNTAMENTO CON AUTUNNO D’AUTORE

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Con il libro Lungo quel ponte Donatella Appoloni ha aperto sabato 3 settembre alle 17 la rassegna Autunno d’Autore organizzata dalla Commissione Biblioteca di Cernusco per permettere ad autori locali di far conoscere le loro opere.
Dopo la presentazione della presidente della Commissione Chiara Conrater, è stata la volta di Maria Rachele Villa, facente parte della stessa in rappresentanza dei volontari Vo.ce., che ha letto la biografia dell’autrice: una laurea in Filosofia all’università degli Studi di Milano, docenza al liceo e abilitazione per l’insegnamento delle materie letterarie alla scuola media, l’incarico di alcuni anni come responsabile d’Istituto per il disagio, l’intercultura e le attività teatrali.
Nel 2011 l’autrice cernuschese ha pubblicato il romanzo Assenza giustificata, rientrato nel 2015 tra i finalisti del Premio letterario Mangiaparole a Roma. Nel 2016 è la volta di Respiro da sola e nel 2017 di Lungo quel ponte, finalista al Concorso di Creatività Letteraria Opera Uno 2018.
Sergio Bagnato, sindaco di Cernusco per dieci anni e amico dell’autrice, è entrato nel merito del libro e ammette di essere stato colpito in modo particolare dall’elegante scrittura e dal contenuto.
«Ci si deve domandare perchè si scrive – ha detto  l’ex sindaco – Ci sono ragioni diverse per ogni autore. Io ho scritto una storia famigliare. I libri di Donatella riflettono molto l’attività didattica da lei svolta».
Trattasi infatti di un romanzo di formazione in cui ci sono gli anni della docenza dell’autrice, a contatto con ragazzi, molti dei quali si trovavano  a dover vivere una realtà fatta di separazioni famigliari. Penalizzato dal lockdown, solo oggi il libro della Appoloni ha potuto essere presentato davanti a un numeroso pubblico.
La trama penetra la realtà delle separazioni, con delicatezza e senza giudizio, con l’esperienza di chi ha saputo scavare nei silenzi e in certi comportamenti per capire a fondo il disagio adolescenziale che diventa solitudine e spesso porta allo sbando. Il protagonista è Tommaso che a soli sette anni vive la separazione dei suoi genitori senza comprenderla  e addentrandosi in un periodo di insicurezze e sensi di colpa, con gli incubi notturni in cui s’affaccia un ponte senza paletti da attraversare, indice di problematiche famigliari ed esistenziali da affrontare. Attraversare quel ponte per Tommaso significa attraversare la vita, a fatica ma con la forza trovata dentro di sé, giorno dopo giorno, scoprendo solo alla fine che i paletti ci sono sempre stati a sostenere i suoi passi incerti. Sull’altra sponda Tommaso riguarda il suo passato turbolento e incerto e comprende che l’amore non gli è mai mancato, neppure quello dei genitori.
Il lettore, come già accennato da Bagnato, è colpito dall’eleganza della scrittura, dagli aggettivi centrati al meglio per descrivere le varie figure di questa storia che sa essere avvincente e delicata.

S.F.



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