CERNUSCO, SANTORO REPLICA ALLE ACCUSE

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Riceviamo e pubblichiamo comunicato dell’assessore all’Istruzione e Cultura di Cernusco Pietro Santoro (sopra nella foto) a seguito dei danneggiamenti subiti in settimana alla sua auto con tanto di foto, dopo regolare denuncia ai Carabinieri di Merate.

La settimana chiusa domenica è stata davvero molto intensa. La questio della biblioteca ha acceso molto gli animi – i voti scrutinati al momento della formazione e della terna – e non della classifica come qualcuno vuole far credere o si ostina a non capire – sono stati pochi.
Ma vabbè, come un ex politico della zona mi ha detto: “E’ il gioco delle parti” e questo tipo di gioco lo posso anche capire, ma voglio assolutamente starne fuori: se per lui/lei la politica è un gioco, per me no.
Dopo i numerosi commenti su una testata giornalistica locale, ho ricevuto due danneggiamenti: la rottura dello specchietto della macchina, giovedì 6 luglio, e il danneggiamento del parabrezza, sabato 8 luglio, mentre preparavo la scena per la seconda serata di Teatro in Villa. Allertando i Carabinieri ci siamo resi conto che questi eventi potevano essere correlati: avevo attribuito la rottura della scocca dello specchietto a una deformazione per il caldo perchè non non avrei mai potuto credere che oggi potessero succede questo tipo di azioni in Brianza. Poco fa ho provveduto a sporgere denuncia non tanto perché spero in una punizione dei responsabili, ma perchè una persona onesta si rivolge alle Forze dell’Ordine. Sono una persona onesta, vivo del mio lavoro e vivo una vita realizzata. Mi pongo obiettivi, studio per raggiungerli e li raggiungo.
Non mi sono mai sottratto al confronto politico di tono, ma fuggo da quella dialettica degradante e da quella macchina del fango, tipica di una certa politica stantia e anacronistica. Lo ripeto ad alta voce: per me questa esperienza non è un gioco e non lo è mai stata. Cerco di amministrare seriamente, approfondendo, proponendo, realizzando e lavorando in prima persona. Ci meravigliamo perché i giovani non entrano in politica? Siamo solo ciechi. Queste polemiche, questi gesti sono alimentati anche da persone che hanno amministrato la cosa pubblica e che spesso, oggi, si lamentano della poca voglia dei giovani nel fare politica. Se il dibattito politico sfocia in queste parole e in questi gesti posso solo che capire i “famosi giovani” che non scendono in campo perché l’esempio attuale di chi lo ha già fatto non è dei migliori. Questi sono gli stessi che scrivono sui giornali con la presunzione di volerti insegnare qualcosa e poi per strada fanno fatica a rispondere al mio educato saluto. A voi dico: prima di qualsiasi “dibattito” politico, non dimentichiamo mai il rispetto della persona.
In tutto questo ringrazio la mia maggioranza di IFNC che ha fatto scudo, in primis il sindaco Gennaro Toto e Renata Valagussa che considero alla stregua di un parente di sangue. Ringrazio i miei amici, la persona che mi sta accanto, che mi fanno compagnia per evitare che resti da solo e che l’ansia, e a volte il terrore di rimanere solo per strada, mi assalgono. Chiedo scusa a Rachele, mia madre, se con queste mia avventura politica le do continue preoccupazioni a 700 km di distanza, preoccupazioni che solo un cuore di madre che vive la distanza può capire, e scusami per quello che sto per dire ma mi hai fatto onesto e coraggioso. Ringrazio anche i Carabinieri di Merate che sono prontamente intervenuti sia sabato sia oggi rassicurandomi.
Detto questo, si va avanti! Non saranno di certo due o tre commentucci sgarbati, sgrammaticati e infamemente anonimi a fermare una persona che cerca nel meglio delle sue possibilità di fare bene il bene, davanti alla sua coscienza, supremo giudice del bene. Una volta arriverà il giudizio divino. Per tutti.
Sempre avanti, con la stessa forza e lo stesso sorriso di prima.

Pietro Santoro



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