Semi è la biografia di Nikolaj Ivanovič Vavilov, agronomo, botanico e genetista russo che aveva la grande ambizione di risolvere la carestia nel suo paese e nel globo, studiando, viaggiando incessantemente e fondando la prima Banca di semi e piante commestibili al mondo, funzionante ancora oggi. Vavilov venne però strumentalizzato, sotto la dittatura di Stalin, come capro espiatorio della carestia stessa, morendo nel 1943 in carcere, senza sapere di trovarsi a soli dieci minuti dai suoi cari.
La sua storia, oggi sconosciuta al grande pubblico, ci viene narrata attraverso il monologo di Yuri, suo figlio, che il regista e attore Stefano Panzeri ha raccontato con amore sotto un insieme di grandi radici, poichè Yuri può ora vedere le piante dal basso verso l’alto, partendo dal seme, che come gli dice suo padre è un “regalo non ancora aperto”. Lo spettacolo è stato scritto da Francesca Marchigiano, che ha anche tradotto dall’inglese i diari di viaggio di Vavilov, ricostruendo la sua storia, e accompagnato dalle musiche di Francesco Andreotti.
Lo spettacolo si è tenuto alle 21 del 6 luglio nel cineteatro San Luigi anzichè presso Villa Borgazzi, a causa del possibile maltempo. A introdurre la seconda serata di Teatro in Villa Gerardo Biella, consigliere alla Cultura, ringraziando le compagnie teatrali Ronzinante e La Sarabanda e la Fondazione Comunitaria del Lecchese, che rende possibile la rassegna teatrale attraverso il bando di Arti dal Vivo.
Prossimo appuntamento sabato 13 luglio in Corte Gadda in via Lecco 20 sempre alle 21.
I.M.