CERNUSCO, TERZA SERATA DI… IPAZIA

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“Cura dei Tumori, a che punto siamo” questo il tema della terza serata di Ipazia organizzata dalla Commissione Biblioteca del Comune di Cernusco e tenutasi martedì 26 marzo. In apertura Gerardo Biella, Consigliere comunale con delega alla Cultura, portando i saluti del sindaco Gennaro Toto, ha ringraziato relatori e pubblico per la presenza a questa rassegna che sta avendo un buon riscontro. In sala infatti c’erano centosessanta persone, interessate all’argomento e ai relatori, alternatisi nella presentazione.
Per primo è intervenuto Giovanni Mandelli, Presidente tesoriere di Faresalute, onlus con 150 soci e sede presso l’ospedale di Merate, nata con lo scopo di promuovere il benessere psicofisico dei malati oncologici. «I contributi per l’associazione – ha detto Mandelli – ci arrivano da più parti: comune di Merate, 5xmille, serata in ricordo di Giusi Spezzaferri, tra le prime socie del sodalizio, I bagai di binari, mercatini, calendario organizzato dalle donne operate, lotterie,  tornei di Burraco. A tal proposito va ricordato che il prossimo torneo verrà realizzato il 20 aprile a Osnago».
La dottoressa Carla Magni (*) ha parlato della prevenzione, ruolo primario nella lotta ai tumori. Volersi bene con uno stile di vita appropriato, dieta mediterranea, frutta e verdura (due porzioni giornaliere la prima, tre la seconda), ridurre il consumo di carne rossa, esercizio fisico, bere molta acqua, bere al massimo un bicchiere di vino a pasto (mezzo per le donne), evitare il fumo, responsabile del 30% di tutti i tumori. Sono queste le direttive per evitare la malattia oncologica che colpisce persone di ogni età, anche se, con l’aumentare della vita media, le probabilità di imbattersi in questa malattia aumentano.
«Il rischio di avere un tumore a causa della pillola contraccettiva invece è diminuito – ha esordito la dottoressa Magni – perché le pillole di oggi sono diverse e hanno un effetto protettivo sull’ovaio e l’endometrio. Inoltre occorre fare prevenzione a livello cutaneo, evitando i raggi solari e le scottature Segue l’importanza dello screening, programmi offerti dalla Regione Lombardia per mammografia, colon retto, cervice uterina, epatite C. I prossimi due progetti saranno rivolti al polmone per fumatori e prostata per uomini. Inoltre il consiglio per i giovani è la vaccinazione per HPV virus»
Entrando nello specifico del tumore alla mammella, i dati epidemiologici del 2022 parlano di 55 mila nuovi casi, pari a 150 donne al giorno con una percentuale di guarigione del 99% al primo stadio della malattia. La sopravvivenza è migliorata proprio per la prevenzione e lo screening. Esistono casi occasionali di tumore e casi ereditari come quello di Angelina Jolie, ovvero una mutazione del DNA che sviluppa il tumore BRCA1 BRCA2. Questo caso è diagnosticabile con un test genetico, attraverso un prelievo di sangue. La mammografia seguita da ecografia è consigliabile dai 40 anni, seguendo poi il programma di screening, collegato a un centro senologico per arrivare al percorso di diagnosi e cura in caso di riscontri positivi di cancro al seno. Le breast unit presenti in alcuni ospedali, Merate e Lecco compresi, dove diversi specialisti lavorano in team, hanno visto un miglioramento nel 18% dei casi trattati.
Il professor Virgilio Sacchini (*) ha esordito dicendo di essere commosso nel rivedere gli amici di Cernusco dove ha frequentato le scuole elementari. La sua relazione ha puntato sulle nuove cure dei tumori in generale.
«I tumori sono in aumento, soprattutto dopo il Covid perchè si è trascurata un po’ la prevenzione – ha detto Sacchini – 10 milioni di persone muoiono ogni anno per tumori in generale. Ci si ammala di più, si guarisce di più, e ci sono cure più innovative. Più il tumore è piccolo meno sarà invasivo il trattamento. Ci sono tecnologie più sofisticate che aiutano e danno certezza nella diagnosi, come la tecnologia tridimensionale e ora anche l’intelligenza artificiale che sta aiutando nella diagnostica. La macchina però non potrà sostituire l’uomo ma solo aiutarlo. Il tumore è una mutazione del DNA, un corpo estraneo, come avere un batterio. Se si identifica l’errore nel DNA si può iniziare il trattamento. La chemio purtroppo danneggia altre cellule, mentre la terapia mirata serve a preservare le altre cellule. Ci avviamo sempre più a un trattamento mirato dei tumori ed è già realtà la diagnosi precoce con un semplice esame del sangue. Il nostro sistema immunitario reagisce contro il cancro ma a volte viene autoeliminato. Occorre quindi pensare a farmaci che tolgano l’autoeliminazione».
Le slide hanno riassunto i concetti base espressi da entrambi i relatori e mostrato gli obiettivi futuri nella lotta ai tumori che sono: identificazione delle persone più a rischio tumori;  personalizzazione dello screening e dei trattamenti;  ricerca di sempre più terapie mirate; personalizzazione dei trattamenti e predizione dell’efficacia del trattamento e miglioramento qualità della vita nelle persone affette da tumore.
A conclusione dell’interessante serata Sacchini ha detto che i prossimi anni saranno decisivi per fare passi avanti e dare un colpo al tumore, come cercare tumori più precoci e sviluppare molecole più specifiche che non danneggino l’organismo.
«Purtroppo sono trattamenti costosi e ci sono meno risorse e il rischio è che si crei una sanità di tipo A che paga e una di tipo B che non può pagare» ha detto, chiudendo con le parole del Papa all’incontro con i pazienti del Bambin Gesù: “Ma le cure non siano un privilegio!”
Un autorevole appello quello di papa Francesco per ribadire quanto sia importante una sanità per tutti.

S.F.

Carla Magni (*) Laurea in Medicina e Chirurgia alla Statale di Milano, Specializzazione in Chirurgia, numerose pubblicazioni scientifiche, Direttore Scientifico di Faresalute,  impegni in campo sociale presso Tanzania Hikonda  Hospital  e Fabio Sassi, Ambrogino del comune di Merate per l’ impegno professionale e sociale sul territorio,  Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana.

Virgilio Sacchini (*) Laurea alla Statale di Milano, Specializzazione in Chirurgia e Oncologia Clinica, PO a UNIMI dal 2016, Full Professor of Surgery  Weill Cornell Medical College di New York fino al 2016, Consulente Divisione di Chirurgia Senologica, Istituto Europeo di Oncologia Milano, Direttore del Programma di Senologia, Collaboratore di Umberto Veronesi, Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, intensa attività editoriale sia scientifica per addetti ai lavori che divulgativa, relazione a congressi, attività di consulenza in diversi Paesi europei ed extraeuropei.



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