Martedì 18 luglio alle 10.15 circa a Cernusco in via Monti è stata messa in atto l’ennesima truffa ai danni di una persona anziana che vive da sola.
I soliti falsi operatori di acqua e gas che entrano in casa con la scusa, sempre molto convincente, di un’emergenza. Il resto si conosce e non è certo il primo caso che si registra nel quartiere. Alla donna purtroppo è stato rubato l’oro che aveva in casa, oltre a 250 euro di contanti.
«Personalmente ne ho sventati almeno sei negli ultimi cinque anni – ci racconta Paolo, vicino di casa della donna – Senza contare quelle telefoniche che arrivano a scadenza quasi settimanale. Anche oggi, trattandosi di una vicina di casa, ho notato qualcosa di strano. In due senza furgone o auto aziendale con cappello e occhiali neri. Fossimo stati ancora in emergenza Covid avrebbero avuto anche la mascherina per camuffarsi ancora meglio. Ho scattato una foto che è stata inoltrata ai Carabinieri di Merate, oltre alla deposizione, anche se per la distanza è risultata poco utile per l’identificazione. Fossero passati dalla mia proprietà che ha la videocamera forse avrei potuto avere un’immagine più definita. Che dire, oltre che invitare alla massima allerta. Nessuno può entrare in casa a meno che non sia stato chiamato dal proprietario per un’emergenza. Ormai quasi tutti i contatori gas e acqua si trovano al di fuori dai cancelli, quindi nessun controllo può essere fatto in casa se non richiesto. Questo dovrebbero ripetere a fine di ogni Messa, al centro anziani ogni settimana, o i figli ai propri genitori. Ormai sono anni che invito le Amministrazioni del territorio a installare telecamere a ogni via d’entrata e uscita di quartiere, ma in particolare in tutte le vie di ingresso e uscita dai paesi, ossia i confini territoriali. Monitorare non significa necessariamente sventare a priori una truffa o un furto, ma avere una base certa da cui iniziare le indagini. Se una telecamera non ha una buona definizione in una via, forse nella via contigua è maggiore».
«Personalmente ne ho sventati almeno sei negli ultimi cinque anni – ci racconta Paolo, vicino di casa della donna – Senza contare quelle telefoniche che arrivano a scadenza quasi settimanale. Anche oggi, trattandosi di una vicina di casa, ho notato qualcosa di strano. In due senza furgone o auto aziendale con cappello e occhiali neri. Fossimo stati ancora in emergenza Covid avrebbero avuto anche la mascherina per camuffarsi ancora meglio. Ho scattato una foto che è stata inoltrata ai Carabinieri di Merate, oltre alla deposizione, anche se per la distanza è risultata poco utile per l’identificazione. Fossero passati dalla mia proprietà che ha la videocamera forse avrei potuto avere un’immagine più definita. Che dire, oltre che invitare alla massima allerta. Nessuno può entrare in casa a meno che non sia stato chiamato dal proprietario per un’emergenza. Ormai quasi tutti i contatori gas e acqua si trovano al di fuori dai cancelli, quindi nessun controllo può essere fatto in casa se non richiesto. Questo dovrebbero ripetere a fine di ogni Messa, al centro anziani ogni settimana, o i figli ai propri genitori. Ormai sono anni che invito le Amministrazioni del territorio a installare telecamere a ogni via d’entrata e uscita di quartiere, ma in particolare in tutte le vie di ingresso e uscita dai paesi, ossia i confini territoriali. Monitorare non significa necessariamente sventare a priori una truffa o un furto, ma avere una base certa da cui iniziare le indagini. Se una telecamera non ha una buona definizione in una via, forse nella via contigua è maggiore».
D.V.
