Sono sempre di più le truffe telefoniche con la scusa del “parente col Covid”.
Alle 13 circa di venerdì 16 settembre una signora residente in via Fermi, località Paravino a Cernusco, è stata contattata telefonicamente da una donna, presentatasi come medico dell’ospedale di Lecco, la quale asseriva che il nipote quattordicenne fosse in gravi condizioni in terapia intensiva a causa del Covid, pertanto era necessario somministrare in tempi rapidi un farmaco fuori prontuario del valore di 12 mila euro.
La cernuschese, colta di sorpresa dalla telefonata e molto preoccupata, non disponendo di contanti in casa, veniva sollecitata a recuperare gli ori e i gioielli.
Insospettita dalla dinamica, ha proposto di recarsi di persona presso il nosocomio lecchese per fare un assegno, a quel punto la sedicente dottoressa chiudeva la telefonata.
Ricordiamo a tutti, e in particolar modo agli anziani, che nessun ospedale ha il diritto di chiedere denaro per prestare cure ai pazienti, pertanto, di fronte a telefonate simili, è bene non fornire alcuna informazione agli interlocutori e sporgere regolare denuncia ai Carabinieri.
L.S.