CERNUSCO, UN’ALTRA TRUFFA DELLE SPECCHIETTO

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Altro tentativo di truffa dello specchietto avvenuto domenica 24 aprile in via Roma alle 11.20 circa. Fortunatamente la vittima designata, un uomo di 89 anni, ha dimostrato una capacità di reazione. Stava percorrendo la via verso centro paese e non c’erano auto in transito se non quelle normalmente parcheggiate sul lato destro.
Arrivato in corrispondenza di queste ha percepito un leggero colpo sulla fiancata ma non vedendo nessuna auto in movimento non ha prestato eccessiva attenzione, anche perché il suo specchietto, lato passeggero, era intatto. Poco dopo è stato inseguito da un’auto che ha iniziato a richiamare la sua attenzione nel tratto di strada tra il semaforo dell’oratorio e l’entrata di via Falcone-Borsellino (Ellisse). A quel punto si è fermato e il presunto truffatore ha fatto notare che gli aveva rotto lo specchietto. Lui ha risposto di seguirlo subito dai Carabinieri, ma alla proposta è subito risalito in auto dicendo che poi il suo danno non era così grave.
«Arrivato a casa mia, ho ripulito la fiancata che era palesemente segnata con una sostanza di colore nero rimossa senza problemi con una spugna – racconta il nipote della vittima – Insomma non poteva essere un segno di contatto ma forse un pennarello o un tracciante per muri posto su un bastone e allungato dal finestrino dell’auto parcheggiata. Io stesso, pur non essendo anziano, sono stato oggetto nel corso dell’ultimo anno di un paio di tentativi forse solo perché sull’auto ho esposto il simbolo per il trasporto di disabili e quindi ritenuto (erroneamente) un soggetto fragile e incapace di reagire. Questi episodi sono avvenuti in zona Moscoro e Orane».
Per questa ragione mi sono dotato di telecamera e comunque prima di discutere e scendere dall’auto faccio qualche foto con lo smartphone.
«Già in diverse occasioni e l’ultima il 02 marzo ho fatto notare all’Amministrazione comunale l’urgenza di installare telecamere in tutto il paese ma con particolare attenzione a tutte le vie secondarie di ingresso e uscita del paese – ha ribadito il nipote – Chi commette un reato, se non è residente, prima o poi deve uscire dai confini. Se anche tutti i Comuni confinanti adottassero questa strategia diventerebbe quasi impossibile passare da un Comune all’altro senza essere identificati da almeno tre o quattro telecamere. Queste telecamere devono essere in grado di identificare anche la targa dei veicoli. Nell’ultimo anno i furti o i tentativi di truffa sono avvenuti principalmente ai confini del paese (via s. Maria di Loreto Merate con via Donizetti Cernusco, Paravino, Villaggio S. Marco confine con Osnago, Andegardo, Orane e Montevecchia bassa confine con Cernusco, ecc…). Non bastano però le telecamere, serve che la popolazione sia sensibilizzata e possa accedere velocemente a un numero di telefono o WhatsApp o meglio ancora tramite un’App dedicata per segnalare a chi gestisce le telecamere stesse qualsiasi comportamento sospetto».

D.V.



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