OSNAGO, SERATA SULLA SHOAH CON IL COMPRENSIVO

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La quinta elementare di Lomagna e le terze della scuola secondaria di primo grado di Cernusco Lombardone venerdì 27 gennaio hanno cercato di coinvolgere il pubblico accorso alla sala Sironi di Osnago, portando in scena sei spettacoli della durata di circa dieci minuti ciascuno; hanno trattato episodi drammatici della seconda guerra mondiale. Bambini e ragazzi, dopo ore di prove e di ricerche, sono saliti sul palco portando le loro riflessioni su un tema tanto toccante e commovente per onorare la Giornata della memoria.
I disegni di Terezín portati dai bambini della primaria di Lomagna hanno dato inizio alla serata; sul palco musiche e coloro hanno permesso di raccontare la storia dei disegni realizzati dai bambini vittime dell’orrore nazista.
La sezione A della scuola secondaria G. Verga ha esordito citando le leggi imposte dai tedeschi: infatti hanno specificato che gli ebrei non potevano avere telefoni, andare in giro liberamente, frequentare la scuola, avere amici ariani e prendere i mezzi pubblici. Hanno anche parlato della conferenza organizzata a Evian per la spartizione degli ebrei che cercavano di scappare dalla Germania negli stati circostanti. I leader di mezzo mondo si dimostrarono del tutto disinteressati tanto da ignorare tutto quello che alcune persone stavano vivendo, giustificandosi con frasi che suonano ancora tristemente attuali, come: “Non abbiamo abbastanza spazio per contenerli”.
La sezione B e la sezione E hanno presentato un lavoro basato sulla ricerca all’interno dei registri scolastici degli anni 1936 fino al 1939, ancora perfettamente conservati negli archivi dell’istituto. Gli scolari hanno ricavato informazioni sui comportamenti adottati dagli insegnanti, preoccupati di rispettare i dettami didattici imposti dal fascismo. Hanno parlato anche dei giovani Balilla, un’organizzazione giovanile italiana fascista attiva dal 1926 e il cui scopo era reclutare ragazzi dagli otto ai quattordici anni, costretti ad attività fisiche per essere pronti a diventare soldati. Hanno poi spiegato come le ragazze fossero destinate a essere educate alla vita domestica e addestrate al buon governo della casa.
La sezione C ha portato in scena la storia del calciatore e allenatore Árpád Weisz, un giocatore ungherese nato nel 1896 e trasferitosi in Italia nell’anno calcistico 1922-1923, dopo essere stato acquistato per una considerevole cifra dall’Alessandria. Dopo anni come calciatore arrivò il momento di appendere le scarpette al chiodo per colpa di un incidente al ginocchio, ma questo gli consentì di diventare un allenatore vincente con l’Inter. Fuggito in Olanda, lui e la sua famiglia vennero deportati ad Auschwitz e morirono nelle camere a gas.
La sezione D ha recitato immedesimandosi nei ragazzi ebrei che frequentavano la scuola negli anni Trenta e che, per colpa delle leggi razziali, furono costretti a rimanere a casa, hanno parlato delle restrizioni e del fatto di non poter più andare a scuola.
La sezione F ha fatto rivivere la vita e le difficoltà che la senatrice Liliana Segre, superstite dell’Olocausto e testimone attiva della Shoah, ha affrontato prima di essere deportata tra l’indifferenza della sua maestra e dei suoi compagni. Hanno anche mostrato la candela della memoria: la forza che ognuno di noi ha e dovrebbe continuare ad avere nel ricordare. Al termine il saluto delle autorità, che hanno ringraziato gli alunni per aver dimostrato grande partecipazione a un evento tanto sentito.

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