Carissimi amici, benefattori e sostenitori,
inviamo a tutti voi un gioioso augurio per il Santo Natale e per il nuovo anno. Questa lettera in occasione del Natale è diventata ormai una tradizione, non solo per inviarvi gli auguri, ma anche per aggiornarvi sull’andamento del nostro ospedale.
L’anno che stiamo per concludere è stato certamente straordinario; infatti si è tenuta la canonizzazione del santo Giuseppe Allamano, a cui il nostro ospedale è intitolato. Ora abbiamo un Santo protettore.
Inoltre, l’ospedale è cresciuto veramente molto. Questa crescita è evidenziata dal sempre maggior numero di pazienti che ogni giorno frequentano l’ospedale al Day Hospital o come ricoverati nei vari reparti. Anche la realizzazione di nuove strutture ha contribuito a consolidare questa crescita: la lavanderia con macchine moderne e il laboratorio di lingeria e sartoria, la dialisi con 8 reni artificiali e tutta la struttura di supporto con letti a bilancia, personale specializzato, studi per medici e infermieri e farmacia dedicata.
Abbiamo costruito una nuova ala del day hospital con cinque nuovi studi medici per oculistica, cardiologia, otorinolaringoiatria, dermatologia, nutrizione e nuova fisioterapia. A tutto ciò si aggiunge la costruzione di due nuove case per medici e la realizzazione di un nuovo inceneritore (quello attuale non era più sufficiente). Dall’Italia poi sono arrivati due container con materiale vario.
Spesso i medici e il personale infermieristico si lamentano che gli ammalati sono troppi e nell’ospedale non c’è più posto. Altri dicono che aggiungendo posti letto e cure varie, gli ammalati accorreranno sempre più numerosi. Noi ripetiamo a tutti che non possiamo mandare via ammalati, mamme, bambini, pazienti e vittime di incidenti che hanno percorso centinaia di km per venire a curarsi. Certo, i problemi sono tanti.
Qualche giorno fa un papà ci ha supplicato di andare a vedere il suo bambino nella stanza n. 5. Si chiama Issa, ha 18 mesi. Viene da un villaggio sperduto e sta veramente male. La nonna sospetta che sia stato stregato perché qualcuno lo ha preso tra le braccia e da quel momento si è ammalato. Lo stregone del posto gli ha dato una medicina da bere e un intruglio da spalmare su tutto il corpo. Per farla breve, il bambino è finito in terapia intensiva. Speriamo….
Come si può mandarlo via? Si aggiunge una culla in terapia intensiva e si va avanti.
Il 2025 sarà un anno decisivo per l’Allamano Makiungu Hospital. Inizieremo l’africanizzazione dei quadri dirigenti e un cammino per rendere autonomo l’ospedale.
A causa del continuo aumento dei pazienti, con i corridoi dei reparti sempre intasati di letti e pazienti, abbiamo deciso di iniziare la costruzione di un nuovo reparto. Sarà l’ultimo. Abbiamo anche iniziato l’ampliamento della terapia intensiva per i bambini prematuri che oramai giungono da ogni parte. Al tempo stesso, stiamo aggiungendo due sale parto. Negli ultimi dodici mesi sono nati 6.631 bambini. Dalla Cina sta arrivando un container con attrezzature medicali per le due nuove sale parto e la rianimazione per gli adulti; mentre per i bambini ci sono culle termiche e CPAP per i prematuri. A ciò si aggiungono ventilatori polmonari e monitor per la terapia intensiva, una sterilizzatrice e altre attrezzature medicali. Dovremo procedere ad estinguere questo debito entro marzo del prossimo anno. Dall’Italia il 7 novembre sono partiti due container con 90 letti e altro materiale ospedaliero, e soprattutto un nuovo impianto per generare 7 mila litri ora di ossigeno per far fronte all’aumentato consumo. Gli attuali tre generatori non bastano più. Il costo è elevato: 33mila euro. Ci sono dei giorni in cui consumiamo fino a 330.000 litri in 24 ore.
Ci hanno detto che stiamo mettendo alla prova la provvidenza, ma questi poveri bambini, mamme, neonati e ammalati non possono essere abbandonati, significherebbe lasciarli morire.
Carissimi, vi abbiamo scritto alcune delle tante cose che avevamo nel cuore. Ultimamente ci prende un po’ di ansia e siamo preoccupati per le tante situazioni difficili che ogni giorno dobbiamo affrontare. Il nostro desiderio è quello di aiutare tutti. Il nostro santo Fondatore Giuseppe Allamano diceva ai suoi primi missionari: “Forza e coraggio e avanti in Domino”.
Buon Natale a tutti. Preghiamo nella Messa di ogni giorno per voi e per le vostre famiglie. Un grazie a tutti voi, che siete i nostri benefattori, che ci avete permesso di ricostruire questo ospedale per continuare a fare del bene.
padre Sandro Nava
dott.ssa Manuela Buzzi
Come sostenere l’ospedale
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Causale: Erogazione liberale per padre Alessandro Nava – Makiungu Hospital. Se la causale non viene indicata, la donazione non ci viene accreditata. Le donazioni sono deducibili dalla dichiarazione dei redditi.
N.B: Al fine di verificare che tutte le donazioni vengano trasferite dalla Consolata Onlus al Makiungu Hospital, vi chiediamo gentilmente di segnalare i bonifici o i versamenti a: makiunguhospital@makiunguhospital.org oppure WhatsApp 3392938623, oppure sms al 333.8160665.
Ogni volta che riceviamo una donazione, dal Makiungu Hospital noi scriviamo sempre una lettera di ringraziamento al benefattore. Qualora non la riceveste, significa che per qualche disguido (ad es. per mancata indicazione della causale o altro), l’offerta non è pervenuta al nostro ospedale, ma è stata destinata dalla Consolata Onlus ad altri progetti. Grazie.