LOMAGNA, CELEBRAZIONE DEL 4 NOVEMBRE

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Domenica 8 novembre alle 10.30, nel pieno rispetto delle norme anti-covid si è svolta la cerimonia del IV Novembre, Giornata ufficiale dell’Unità Nazionale e delle Forza Armate.
Dopo i ringraziamenti al sindaco Cristina Citterio, gli Alpini hanno ringraziato di essere stati invitati alla celebrazione in rappresentanza delle forze armate.
Il 4 novembre è l’unica festa nazionale che abbia attraversato decenni di storia Italiana, questo giorno di festa fu preceduto da anni di sofferenza, di dolore e privazione, ma il popolo italiano ha saputo rialzarsi. La memoria è un tributo di riconoscenza verso tutti coloro che nel 1918 hanno combattuto con sacrificio.
L’anno successivo alla Grande guerra nasceva l’ associazione degli Alpini, fondata sui valori dello spirito di servizio, di sacrificio e di solidarietà, uno dei loro motti è proprio “Per non dimenticare”.
«Non si dimenticano i contributi delle forze armate negli ultimi decenni, presenti in tutte le calamità, sismi e alluvioni e attualmente con la pandemia, mettendo in campo forze, azioni e interventi preziosi supportando le popolazioni colpite. Non dobbiamo dimenticare lo spirito di unità, di collaborazione che in molti momenti decisivi della nostra storia hanno fatto la differenza. consentendo di reagire anche a situazioni peggiori, mettendo in campo la nostra solidarietà nazionale e quel desiderio di riscatto tipici del popolo italiano».
Il sindaco, in rappresentanza di tutti i cittadini, ha ringraziato le realtà associative del paese che sono presenti, gli Alpini, la protezione civile, i capi gruppi consiliari, la Polizia locale, don Lorenzo, i bambini e le maestre della scuola primaria che hanno voluto essere presenti con dei cartelloni, il meastro Caiani e la sua musica, alle rappresentanze delle forze dell’ordine.
«In questi tempi così difficili, che ritornano e ci chiedono sacrificio e responsabilità celebriamo le forze armate che tuttora rappresentano un elemento di esperienza quotidiana, nell’impegno di far rispettare le leggi e le regole necessarie non solo per una serena convivenza ma per superare insieme una pagina dura della nostra storia umana.
Il controllo non può essere sufficiente senza la nostra attivazione nel voler rispettare le regole per il bene di tutti, regole non da aggirare, ma comprese per generare coscienza collettiva – ha precisato il borgomastro – Celebrando l’unità nazionale raggiunta con la fine della prima guerra mondiale, ritorniamo a scoprire i valori dei nostri antenati. Una guerra di trincea…come oggi chiusi e isolati nelle nostre case a distanza dalle nostre relazioni sociali, è come se sperimentassimo il sentimento di privazione vissuto dai nostri antenati. Trincea, sottoattacco, stanchi dell’attesa della conclusione di una battaglia che non sappiamo quando finirà, preoccupati dalle incertezze.Occorre riscoprire l’essere insieme andando oltre i singoli egoismi per riscoprire l’unità del nostro vivere quotidiano pur nelle attuali condizioni oggi richieste.
Ci viene chiesto un distanziamento fisico non relazionale. Ora come allora tutti sappiamo con le parole di Ungaretti che “Nel cuore nessuno manca”. L’esperienza umana come l’emergenza sanitarie ci deve portare all’unità, solo insieme possiamo guarire! Distanti ma uniti, prossimi! Viva l’Italia e le sue Forze Armate strumento di coesione!».

C.S.



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