LOMAGNA, IL DOCU-FILM FIGLI DEL DESTINO

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Lunedì 27 gennaio, presso l’auditorium a Lomagna, si è tenuta la serata organizzata dall’Amministrazione comunale in occasione della Giornata della Memoria. Ad aprire la serata è stato il sindaco Cristina Citterio che ha sottolineato l’importanza della memoria e ricordato l’inaugurazione della targa in memoria dei fratelli Valagussa posata nella mattinata presso la cascina Moscoro, dove i due fratelli sono nati. La parola è poi passata al professor Francesco Crippa che, ripercorrendo i momenti della storia italiana che portarono alla proclamazione delle leggi razziali nel 1938, ha evidenziato che alcuni principi come la separazione netta e assoluta delle razze, la collaborazione senza promiscuità si stavano  insinuando sempre di più nella vita politica e nella vita degli italiani.
E’ stato poi il momento della visione del film che proprio a partire dalla proclamazione delle leggi razziali ripercorre le storia diverse di quattro bambini, dal nord a sud d’Italia: Liliana Segre di Milano, Tullio Foà di Napoli, Lia Levi di Roma e Guido Cava di Pisa. Due ragazze e due ragazzi che sono sopravvissuti al Fascismo e alla Seconda Guerra mondiale.
Il docu-film è stato realizzato attraverso scene di finzione, ricostruite a partire dalle testimonianze dei sopravvissuti e materiale di repertorio forniti dal Cdec (Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea) dall’istituto Luce-Cinecittà, da Rai Teche e dall’United States Holocaust memoriale Museum.
La voce narrante è quella di Neri Marcorè che accompagna lo spettatore nel racconto delle leggi razziali, a partire dalla loro firma per mano del Re Vittorio Emanuele III, il 5 settembre 1938. Il docu-film ricostruisce quegli anni mostrando quattro bambini che trascorrevano una vita normale finché non fu loro stravolta. Non poterono più andare a scuola, e dovettero nascondersi, fuggire e lottare per la vita, senza che avessero mai avuto un’idea ben precisa, prima di allora, di cosa volesse dire per loro essere ebrei. Al termine della proiezione, dopo un momento di rispetto e commosso silenzio, una persona del pubblico ha ricordato la posa delle pietre d’inciampo avvenuta a Missaglia sempre nella mattinata del 27, in ricordo della famiglia Frankel, vissuta proprio a Missaglia per alcuni anni prima di essere deportata ad Auschwitz, insieme a Liliana Segre.

S.B.



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