2 marzo ore 18. Piazza Prinetti a Merate si è riempita di gente che ha seguito l’invito di Amnesty International e del Decanato di Merate. Sono intervenute molte associazioni del territorio, ma anche tanti cittadini comuni, ragazzi e bambini. E proprio questi ultimi hanno commosso con il loro silenzio. Seduti davanti a un palco improvvisato sulle panchine della piazza, vicini ai lumini accesi e posti sul telo bianco con la parola pace, hanno resistito composti al freddo per più di un’ora.
Don Davide Serra e una giovane rappresentante di Amnesty International hanno aperto e concluso la manifestazione pacifica, una delle poche che ha visto i meratesi presenziare. C’erano bandiere diverse, da quelle dell’Ucraina a quella della pace, ma al di là di simboli o collocazioni politiche, c’era soprattutto la consapevolezza generale di dire “no alla guerra”, di essere vicini al popolo ucraino in questo momento. Hanno parlato i rappresentanti di alcune delle associazioni presenti, qualcuno si è dilungato più di altri: chi ha letto le parole di Gino Strada, chi di Tiziano Terzaghi, chi, come gli scout, quelle del loro fondatore.
Ma le parole più toccanti sono state le testimonianze di due donne ucraine, Oxana e Ania, che hanno ringraziato gli italiani per la loro generosità, per il loro appoggio, per essersi subito mossi a favore del loro popolo. Hanno raccontato brevemente dei parenti rimasti nel Paese, delle loro paure e di ciò che stanno perdendo, oltre alle loro case, soprattutto la libertà.
Ania ha “ringraziato” Putin perché con il suo gesto ha permesso a tutti loro di sentire la solidarietà del mondo attorno al suo popolo e alla sua terra invasa. La manifestazione per la pace si è conclusa con la bella voce di un giovane scout che ha cantato Imagine di John Lennon, una canzone di speranza per un popolo e per tutti noi.
S.F.
