Un timido inizio di Montevecchia in Festa nella mattinata di domenica 4 giugno con un cielo minaccioso sopra le teste, ha lasciato il posto a una schiarita che, soprattutto nel pomeriggio, ha invogliato i montevecchini a uscire di casa e partecipare alle attività proposte da ProMontevecchia per la seconda edizione della manifestazione che celebra le associazioni e il volontariato.
La benedizione di don Fabio Biancaniello ha lasciato il posto ai tanti sport messi in campo per accontentare tutti i gusti. Dalle nozioni calcistiche e partitelle con A.S. Montevecchia, alla pallavolo con Monte Volley, dalla rotellistica con Roseda sul campo di basket al tiro con l’arco con gli arcieri della Polisportiva Monticellese. Nel pomeriggio la danza classica, l’hip hop e la danza moderna hanno fatto incetta di spettatori sul campo di pallavolo con le esibizioni delle alunne della scuola di danza Scarpette rosse di Calco.
Grande successo per l’arrampicata e per la new entry funicolare che era da un po’ di anni che il Cai non proponeva e che hanno registrato il pienone. Presente anche l’associazione La Mongolfiera con gli scacchi giganti davanti alla scuola primaria, e non è mancata a fare da sottofondo nel pomeriggio la musica dal vivo del gruppo Ex-Ogini sul piazzale della Casetta, così come la cucina che per tutto il giorno ha soddisfatto i palati. Presenti anche i gazebo di Avis, Consulta Giovani e Torneo delle Frazioni e il Vespa Club Monza.
Aperitivo per tutti offerto dalla ProLoco a conclusione di una giornata dove le associazioni sono state le vere protagoniste.
«La giornata è andata bene, siamo riusciti a fare quasi tutte le attività nonostante il tempo incerto. Il pranzo è andato alla grande e il menu è stato apprezzato – le parole di Vessela Nikolova, presidente della ProLoco – Sono state tante le persone che nel pomeriggio hanno fatto tutte le attività, e la scuola di danza Scarpette rosse e gli Ex-Ogini hanno dato spettacolo. A conclusione della festa ci siamo fermati per un ottimo aperitivo a base di spritz e prodotti locali. A tutti i volontari, presenti numerosi di tutte le associazioni, porgo il mio caloroso grazie».
M.C.
