Mercoledì 15 dicembre si è riunita la ProMontevecchia presso la sede alla Casetta per eleggere il nuovo consiglio e il nuovo presidente, dopo l’uscita di Ivan Pendeggia co-fondatore della ProMontevecchia nel 2015 e presidente, che ha lasciato gli incarichi del direttivo per intraprendere quelli di sindaco del Colle.
Un’efficiente squadra di volontari con impegno ed entusiasmo si è messa in moto per rinnovare il direttivo che guiderà il sodalizio per i prossimi anni. L’assemblea ha confermato i precedenti consiglieri Attilio Crippa, Luigi Magni, Vessela Nikolova, Nicoletta Palmieri, Carmelo Schepise e Gianluigi Vecchi, nominandone in aggiunta due nuovi: Fiorenza Cogliati e Arianna Salomoni. Il nuovo consiglio ha quindi scelto all’unanimità come presidente Vessela Nikolova, ha riconfermato come vicepresidente Carmelo Schepise, e come segretario e tesoriere Attilio Crippa. È stata così mantenuta la continuità con il precedente direttivo, pur nel contempo allargandolo e potenziandolo con nuove risorse.
L’uscita di Pendeggia ha generato un iniziale smarrimento da parte dei soci che si sono posti molte domande. «E adesso chi stimolerà le nostre meningi per farci tirar fuori le idee per gli eventi e le manifestazioni? Chi medierà le diverse opinioni dei soci più partecipativi e ovviamente attivi? – ha spiegato il consigliere Gianluigi Vecchi – chi riuscirà a stoppare gli interventi fuori luogo o polemici e a strutturare/sintetizzare i caotici e creativi brainstorming che straripavano dalle nostre riunioni e consiglierà la tattica e la strategia da adottare per la realizzazione dei progetti? Chi si darà da fare con tanto impegno per coordinare le squadre operative della Pro e assisterle nella realizzazione delle attività dell’associazione e dirigerà con fermezza e buon senso le riunioni del Consiglio?». Domande che poi hanno lasciato il posto all’azione e alla formazione del nuovo direttivo con a capo il presidente Nikolova, ingegnere informatico con esperienza nella programmazione web design e marketing digitale, originaria di Varna (Bulgaria) e trapiantata a Montevecchia da 28 anni.
«Occorre sottolineare che la sua nomina non è dovuta alla moda delle quote rosa, così in gran voga nel politicamente corretto – ha specificato Vecchi – ma è un riconoscimento alle sue capacità, ai suoi molteplici impegni e alle iniziative sviluppate in tanti anni su molti fronti, dal sociale con l’associazione Aiutiamoli a Vivere, il Piedibus e il Gruppo di Cammino, al tempo libero (eventi culturali, ludici e folkloristici), oltre alla comunicazione istituzionale e alla grafica digitale. Peraltro, un pizzico di internazionalità non potrà che favorire la vocazione aperturista della Proloco, che non si è mai considerata un “club” riservato ed esclusivo, ma una risorsa comune e allargata, a vantaggio di tutto il paese e orientato alla collaborazione di e con tutti i volontari e le associazioni oltreché naturalmente con l’Amministrazione comunale».
L’augurio è che l’anno nuovo possa permettere all’Associazione di concretizzare, covid permettendo, le nuove iniziative in cantiere.
M.C.
