OSNAGO, BAMBINI, ADOLESCENTI E GIOVANI NEL GIOVEDÍ SANTO

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Giovedì 28 marzo la comunità osnaghese ha dato inizio al Triduo pasquale alle 17 in chiesa con il rito della lavanda dei piedi.
A officiare il parroco don Alessandro Fusetti che ha compiuto il gesto di lavare i piedi ai bambini e alle bambine della catechesi di quarta elementare che a maggio riceveranno per la prima volta l’Eucarestia. Durante il momento di riflessione il sacerdote ha dapprima ricordato e mostrato i simboli che accompagnano i gesti significativi del Triduo pasquale, ovvero l’acqua, il pane, la croce e la luce. Successivamente ha sottolineato il momento della lavanda dei piedi, che Gesù ha compiuto con i suoi discepoli come facevano gli schiavi ma come gesto di amore.
Ha poi invitato i bambini e i ragazzi a pensare all’amore di Dio contenuto nel cibo che i genitori preparano loro, nella lezione preparata con cura per loro dall’insegnante, nel gioco organizzato dagli animatori in oratorio, nei viveri inseriti nello scatolone della Quaresima per i bisognosi. Infine ha esortato i bambini e i ragazzi a guardare le proprie mani che possono fare il bene e nelle quali quindi vi è una scintilla di Dio. In occasione della lavanda sono stati raccolti anche gli scatoloni che i bambini e i ragazzi sono stati invitati a preparare con le loro famiglie durante la Quaresima come gesto caritativo per i più bisognosi.
Alle 21 si è svolta poi in chiesa parrocchiale la solenne Messa di ‘Coena Domini’, animata dal coro parrocchiale e alla quale sono stati invitati a partecipare anche i futuri comunicandi che hanno accompagnato il parroco in processione all’altare della deposizione.
In serata è iniziato il triduo di adolescenti e giovani con convivenza in oratorio che terminerà con il giro dei sepolcri sabato in mattinata. Dopo aver partecipato alla Messa, gli adolescenti e i giovani hanno svolto a turni l’esperienza di adorazione eucaristica notturna presso la cappella dell’oratorio, che è rimasta aperta tutta la notte per questo a disposizione di tutta la comunità. La convivenza e l’Adorazione notturna sono state introdotte da don Alessandro che ha invitato dapprima a pensare con che cuore ognuno di loro si stava ponendo davanti all’esperienza di adorazione notturna e quali aspettative avesse. Successivamente ha esortato adolescenti e giovani a lasciarsi sorprendere e lasciarsi toccare dall’amore di Dio, accogliendolo per fare scelte decisive nella propria vita. Ogni adolescente e giovane ha poi potuto proseguire la propria meditazione notturna durante la propria ora di adorazione con l’ausilio di alcuni percorsi suggeriti da don Alessandro e dai propri educatori attraverso un libretto appositamente preparato per loro.

V.S.



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