OSNAGO, DON LORENZO MAGGIONI E IL SUO IMPEGNO PER L’AMBIENTE

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Don Pietro Lorenzo Maggioni, docente di teologia delle religioni in seminario a Venegono, in Università Cattolica e all’Istituto superiore di Scienze religiose a Milano, membro della Commissione Ambiente del Forum delle Religioni di Milano e del Consiglio delle Chiese cristiane di Milano, è stato collaboratore presso la parrocchia di Osnago dal 2017 fino a fine ottobre 2022 ed è ora in supporto alla comunità pastorale di Galbiate. Originario di Ronco Briantino, si spende da alcuni anni in prima persona rispetto a problematiche mondiali e locali, tra le quali le tematiche ambientali. In particolare negli ultimi anni ha promosso la creazione di Rete Ambiente Lombardia e ha cercato di sensibilizzare in merito alla qualità dell’aria e il suo inquinamento a livello regionale e in Brianza.

Che cos’è Rete Ambiente Lombardia, di cui fai parte, e di cosa si occupa?
Rete Ambiente Lombardia è un network di una sessantina di associazioni ambientaliste, di ispirazione cristiana e laiche, nazionali e locali, unitesi circa un anno e mezzo fa durante la pandemia per dar voce ad una forte sofferenza legata alle condizioni del nostro territorio, altamente sviluppato dal punto di vista economico, ma anche molto sfruttato dal punto di vista ambientale. Il network ha iniziato dapprima a lavorare sulla questione dell’inquinamento dell’aria, proprio perché le condizioni della Pianura Padana e della Lombardia sono proibitive, soprattutto per persone che hanno già patologie, persone predisposte, bambini e anziani. In ogni caso, tutti siamo esposti ai rischi dell’inquinamento e come Rete abbiamo anche fatto un convegno nel quale sono state raccolte le voci di tanti scienziati a livello mondiale che hanno preso anche la nostra regione come un caso, mostrando come le zone dove il Covid ha avuto maggiore impatto mortale sono anche quelle più densamente popolate e con maggiore inquinamento atmosferico. È poi noto che a livello polmonare e cardiologico i virus vanno ad infierire maggiormente là dove la gente ha già gli organi particolarmente provati poiché a contatto con un’aria malata.

Che cos’è la petizione Apriti cielo! Ripuliamo la nostra aria?
Rete Ambiente Lombardia ha deciso di lanciare su Change.org una petizione, una raccolta firme Apriti cielo! Ripuliamo la nostra aria, che ha raggiunto circa 28.000 firme e che può ancora essere firmata al link https://www.change.org/p/agli-amministratori-comunali-provinciali-regionali-lombardi-apriti-cielo-ripuliamo-la-nostra-aria. Apriti cielo! è una sorta di esclamazione, ma allo stesso tempo è anche una richiesta, una preghiera. Infatti il nostro cielo spesse volte non è più “così bello e così splendido” come lo descriveva Alessandro Manzoni, ma una cappa di gas. Vogliamo inoltre dare il messaggio di cercare di guardare alle cose della terra anche da un punto di vista più alto, di una spiritualità confessionale o laica-

Quali sono i prossimi impegni di Rete Ambiente Lombardia?
Il 4 febbraio si terrà, sotto il palazzo di Regione Lombardia, un presidio ambientalista nel quale Rete Ambiente Lombardia presenterà in modo simbolico le firme della petizione ai candidati presidenti della Regione, che il network ha già incontrato per presentare le proprie istanze e preoccupazioni. La questione ambientale, che interessa una casa comune in distruzione, è di tutti e quindi non c’è ideologia politica che tenga e tutti dobbiamo prendercene cura.

Com’è nato il brano La mia voce/Apriti cielo?
Per dare maggiore risalto alla petizione, ho dapprima cercato di coinvolgere artisti famosi che però non hanno dato riscontri, forse perché ad ora, seppur vitale, Rete Ambiente Lombardia è una realtà ancora nuova, che però spera in futuro di coinvolgere, oltre a scienziati, anche artisti che hanno impatto sull’opinione pubblica. Allora, poiché, prima di entrare in seminario, avevo un gruppo musicale in cui cantavo, ho deciso di prendere la canzone La mia voce di Aladdin della Disney, in cui si parla di una situazione di prigione, di rischio della perdita della libertà e di soffocamento della voce da parte di qualcuno, e di interpretarla rileggendola in chiave rock. La mia voce/apriti cielo (https://www.youtube.com/watch?v=Y7iG653tejk), con mio fratello alla batteria e un mio amico alla chitarra, esprime proprio, invece, il desiderio di tirar fuori la voce per dire di questa situazione di sofferenza che molti vivono a causa di un ambiente malato. Il video del brano è molto artigianale ma efficace perché per la sua realizzazione mi hanno aiutato alcuni giovani. Abbiamo deciso di realizzare questa cover perché venga diffusa e si possa sensibilizzare la gente poiché noi crediamo che molte volte le parole da sole non riescano a cogliere il cuore delle persone e la volontà di trasformazione e cambiamento. In un momento in cui i giovani non sono ascoltati penso che ridar voce alle loro istanze anche attraverso la musica sia importante e nel momento in cui c’ è il rischio, pur di farsi ascoltare, di imbrattare anche opere d’arte bisogna investire invece sulla bellezza e a volte i giovani l’hanno fatto ma non sono stati ascoltati. Non bisogna cedere alla tentazione di aggiungere altra bruttezza alla bruttezza già presente, ma bisogna impegnarsi ad essere ancora più intelligenti e creativi nel lanciare i propri messaggi con tutto sé stessi e con le proprie capacità.

V.S.



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