OSNAGO, EPIFANIA CON ADORAZIONE DI GESÙ BAMBINO

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Messa con sorpresa sabato 6 gennaio alle 10.30 in parrocchia in occasione della festa dell’Epifania. Infatti al momento dell’omelia, a suon di trombe, sono apparsi due Re Magi, interpretati da due adolescenti, che hanno dialogato con il parroco don Alessandro Fusetti e con altre due adolescenti. Partendo da un divertente sketch legato all’assenza del terzo Re Magio, i presenti hanno potuto riflettere su domande importanti poste dagli adolescenti a don Alessandro: «Ma di questi tempi esiste un re, un potente di cui noi possiamo fidarci? Esiste forse un Dio da poter pregare con fiducia? C’è ancora qualcosa in cui sperare? Dovrebbe essere un tempo di luce ma è solo un tempo di oscurità e di guerre».
Don Alessandro ha cercato di rispondere a queste domande dapprima attraverso la storia Il lupo di Betlemme di Bruno Ferrero, nella quale un lupo davanti a Gesù Bambino nella mangiatoia, attraverso il suo tocco, viene ritrasformato in un uomo.

Il parroco ha poi sottolineato: «Allora il bambino Gesù ha potere, è un re che ha potere e il suo potere è quello di renderci uomini. L’incenso: questo è un Dio da pregare perché questo Bambino ha la forza di dirci la verità e di ricreare sempre di nuovo il nostro cuore che ogni tanto va in tilt per odio, male, sparlare. La mirra è la speranza. Questo Bambino ha la forza di farci attendere ancora qualche cosa, è capace di dirci anche in questo tempo di odio e di ombre di aspettarci l’opera di Dio che parla sempre di una vita matura».
Al termine dell’omelia ha stimolato a seguire l’invito del Papa ad adorare Gesù che ha la forza di toccare il cuore dell’uomo.
In conclusione di celebrazione è stato proposto liberamente il gesto di adorazione a Gesù Bambino tramite la modalità scelta da ognuno: un bacio, una carezza, uno sguardo. Don Alessandro ha così introdotto il momento: «Questo è un gesto impegnativo e libero. Adorare vuol dire portare alla bocca. Portare alla bocca un volto è baciarlo. Ma baciare una persona è vivere una relazione non formale ma profonda, di cuore, di pensiero, di volontà. Baciare Gesù Bambino è fidarsi».
Finito questo gesto di adorazione, i Re Magi hanno elargito un dolce ricordo ai bambini presenti che hanno anche svelato insieme al parroco un indovinello che lui aveva posto loro in merito alla festa dell’Epifania.

V.S.



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