OSNAGO, GIANDRINI RACCONTA MIA MARTINI

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Sabato 3 dicembre, alle 21 presso lo spazio De Andrè di Osnago è andato in scena lo spettacolo Come un fiore raro, di e con Davide Giandrini. L’iniziativa è stata proposta dall’Amministrazione comunale in occasione della giornata internazionale contro la violenza di genere edera inserita tra quelle facenti parte del cartellone di proposte coordinato a livello provinciale da Progetto Star, sistema territoriale antiviolenza.
Il sindaco Paolo Brivio ha dato il via alla serata presentando l’assessore alle pari opportunità del Comune di Lecco Renata Zuffi, la quale dopo aver delineato un quadro ancora troppo drammatico delle violenze a cui sono soggette le donne sul nostro territorio, ha lanciato una raccolta fondi per sostenere la rete antiviolenza, attuabile da qualsiasi persona tramite l’acquisto di Agendo 2023, ovvero un’agenda a tema in cui vengono riportate le conquiste normative raggiunte sul fronte delle pari opportunità e altre informazioni.

Ha preso poi la parola l’artista Davide Giandrini, che in punta di piedi ha raccontato la donna, l’artista Mia Martini regalando ai presenti un’emozionante riscoperta di quella che è stata ed è una delle artiste italiane più brave del nostro panorama musicale. Una donna che nel corso della vita , per diversi anni è stata vittima di violenze psicologiche ingiustificate e che nonostante tutto ha sempre avuto la forza di rialzarsi.
Davide ha voluto raccontare la Mia bambina, che amava trascorre il tempo tra i campi, che amava far l’uncinetto, che amava conoscere ed esplorare; ha raccontato la Mia adulta che ha dovuto fare i conti  con la fine di una relazione d’amore importante e che ha voluto riallacciare un legame, quello con il padre, che aveva lasciato la madre sola ad occuparsi di quattro figli piccoli.
Ha raccontato anche la Mia artista, infatti  grazie a supporti video  ha ripercorso la carriera musicale della cantante ed interprete, immergendo il pubblico presente nelle atmosfere uniche delle sue canzoni.  Giandrini ha regalato agli spettatori anche delle piccole verità che ha avuto modo di raccogliere durante alcuni incontri personali con i familiari e gli amici più intimi di Domenica Rita Adriana Bertè, nata a Bagnara Calabra il 20 settembre 1947 e morta a Cardano al Campo il 12 maggio 1995.
Un’artista vittima di superstizioni ingiustificate, di false dicerie; persino la sua morte è stata oggetto di calunnie. Per una sera Giandrini, con il suo spettacolo così intimo e appassionato, ha preso il pubblico per mano, guidandolo in un ascolto poetico e raffinato capace di rendere omaggio alla grandezza di Mia Martini.

S.B.



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