Domenica 28 gennaio, in occasione della festa della famiglia, la parrocchia ha organizzato una particolare giornata comunitaria di condivisione e divertimento.
La giornata si è aperta con la S. Messa delle 10.30 in chiesa parrocchiale, celebrata dal parroco don Alessandro Fusetti, che ha visto protagoniste le famiglie, in particolare all’ingresso in chiesa, durante l’offertorio e al momento della recita del credo quando ogni genitore è stato invitato a fare un segno di croce sulla fronte del proprio figlio come memoria del battesimo.
Il parroco don Alessandro durante l’omelia, richiamando la festa della famiglia e il Vangelo del giorno.
«Gesù cresce. Qualche giorno fa ho chiesto ad un bambino piccolo in oratorio cosa volesse dire crescere e mi ha risposto che significa diventare grandi come la mamma e il papà. I bambini lo sanno già mentre noi a volte ce ne dimentichiamo, che per crescere servono dei volti, dei luoghi e dei ritmi – ha detto il parroco durante l’omelia – I volti per Gesù sono quelli di Maria e Giuseppe, dei dottori del tempio, dei rabbini e del Padre che è nei cieli. I luoghi di Gesù sono il tempio e la casa di Nazareth. Il ritmo di Gesù è quello dei 12 anni, del rito del Bar Mitzvah, che in ebraico significa figlio del precetto. Diventare grandi non vuol dire smettere di essere figlio o figlia del papà e della mamma ma diventare figli anche della sapienza di Dio. Dio desidera che ognuno trovi il suo posto nel mondo donandogli la sua Parola. Il rito del Bar Mitzvah è svolto dal papà che consegna al figlio il rotolo della scrittura e il mantello della preghiera e guarda il figlio dicendogli che così diventa responsabile delle proprie scelte che deve fare alla luce della sapienza di Dio. Il papà si impegna quindi a fare un passo indietro a favore della paternità e della maternità di Dio».
In conclusione ha invitato quindi tutti i presenti a diventare figli della sapienza di Dio.
Al termine della celebrazione gli iscritti hanno potuto partecipare al pranzo comunitario in oratorio.
V.S.
