OSNAGO, PELLEGRINAGGIO AL SANTUARIO OROPA

Domenica 5 ottobre, circa centocinquanta fedeli, tra osnaghesi e provenienti da paesi limitrofi, hanno partecipato al pellegrinaggio giubilare, proposto dalla parrocchia di Osnago, raggiungendo il santuario di Oropa verso le 10.30; il parroco don Alessandro Fusetti ha aperto la giornata raccontando che san Piergiorgio Frassati, quando si trovava in vacanza a Pollone, raggiungeva tutti i giorni a piedi questo luogo, perché legatissimo al santuario, alla Madonna e alle montagne biellesi.
Dopo il passaggio dalla Porta Giubilare i fedeli, hanno raggiunto la Basilica superiore per la Messa, concelebrata da don Fusetti con il parroco di un gruppo di pellegrini provenienti da Chieti. Durante l’omelia il parroco osnaghese, ha ricordato che da milleseicento anni la gente sale su questa montagna per cercare consolazione, per gridare la propria rabbia, per cantare la propria gratitudine e gioia, per riposare nel silenzio orante.

«Oggi insieme ci stiamo ravvivando al fuoco della fede forte, tenace, limpida, di San Piergiorgio Frassati, che qui portava i fiori dei suoi sogni, dei suoi desideri, delle sue pene, dei suoi propositi coraggiosi, della sua speranza e carità, della sua devozione Mariana, sincera, intelligente e viva – le parole del parroco – Oggi, insieme, in questo anno giubilare ci ravviviamo al fuoco della fede di Maria; come il profeta Abacuc, oggi ci permettiamo anche noi di fare domande. Perché oggi la gioia è messa a dura prova dalla violenza che dilaga, perché oggi la Pace è messa a dura prova dalla paura che cova nel cuore delle persone, o nel cuore dei popoli che ci fa chiudere in noi stessi? O fa arroccare i popoli nei confini dei propri interessi? Perché oggi si fa fatica a costruire una comunità? Perché non riusciamo a trasmettere la bellezza della fede in Gesù ai più giovani?  Avere fede è raccogliere il dono che ci è dato, il dono del dialogo amichevole con Gesù, grazie al quale accorgerci anche nei contesti più complicati, deprimenti e desolanti dei doni di Dio, che ci sono e ci accompagnano anche oggi».
Ha poi invitato tutti a scendere dal santuario con il desiderio di vivere un’amicizia con Gesù, forte, vera intensa e più radicata. Dopo il pranzo, alcuni pellegrini hanno partecipato alla visita guidata, durante la quale hanno potuto conoscere la storia e contemplare la Madonna nera d’Oropa, che in questo periodo si trova all’interno della basilica inferiore; sono poi saliti all’interno della cupola della basilica superiore per ammirarla dall’alto; altri hanno scelto la preghiera personale o la confessione.
Iniziata con un po’ di aria fredda, proseguita con un bel sole, la giornata, che  si è conclusa alle 17 con il rientro verso casa, si è rivelata una bella esperienza per tutti i partecipanti, è stata scandita da momenti di preghiera e condivisione e ha fatto riscoprire la bellezza di essere pellegrini di una comunità in cammino.

S.B.



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