E’ venuto a mancare mercoledì 25 luglio Severino Sferch, 83 anni, di Osnago, uno dei fondatori di Progetto Osnago. A darne il triste annuncio la moglie Letizia e la figlia Monica.
Era nato a Visinada in provincia di Pola nel 1940, emigrato con la famiglia come profugo nel 1948 a Marina di Massa in Toscana, dove ha vissuto per 10 anni e ha lavorato, dai 14 ai 18 anni, come apprendista falegname. Questi luoghi lo hanno formato e sono stati tra i ricordi più felici della sua vita.
Dal 1958 si è trasferito in Brianza, a Casatenovo, dove ha lavorato per 36 anni alla Vismara.
Impegnato come sindacalista e attivista politico, ha partecipato a tutte le lotte operaie per ottenere condizioni di lavoro e di vita dignitose e per i diritti dei lavoratori e della classe operaia.
Trasferitosi a Osnago, ha partecipato attivamente alla vita politica e sociale, considerando l’impegno civile come dovere morale.
È stato tra i soci fondatori e primo presidente dell’associazione Auser di Paderno d’Adda e poi tra i fondatori dell’associazione Io per Osnago.
Sopra il suo tavolo di lavoro da falegname posizionato in garage c’è una frase di Eraclito: “bisogna desiderare l’impossibile, perché l’impossibile accada”.
E’ stato anche socio della bocciofila di Lomagna.
«Spirito libero, sempre irrequieto, insofferente alle convenzioni, nell’impegno politico e sociale ha portato la sua propensione alla ricerca dei contatti umani, è restato un giovane di spirito, fino all’ultimo – tengono a ricordare i soci di Progetto – È stato per noi un privilegio averlo avuto come amico e compagno, ci stringiamo nel dolore attorno ai familiari».
Le esequie si terranno venerdì 26 luglio alle 9.30 in chiesa parrocchiale, precedute dalla recita del rosario.
D.V.