OSNAGO, SECONDO INCONTRO SUI DISTURBI ALIMENTARI

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Martedì 21 febbraio presso la sala cineteatro Sironi di Osnago si è tenuto il secondo appuntamento relativo alle tematiche dei disturbi alimentari,  proposte dal centro socio Culturale Lazzati, rivolto ad adolescenti , giovani ed adulti. La serata è iniziata con una breve introduzione di due rappresentanti dell’ Associazione Anoressia Bulimia ABA che hanno spiegato di cosa si occupa la loro realtà, e dove si trova. Aba è stata fondata da Fabiola De Clercq, che nata e cresciuta a Bruxelles fino all’età di nove anni si trasferisce poi con la famiglia  a Roma. Giovanissima , all’età di tredici anni, inizia a soffrire di Bulimia e Anoressia  con le quali convivrà per oltre vent’anni. E’ una delle prime donne in Italia che ha voluto raccontare per iscritto la sua esperienza, pubblicando il libro Tutto il pane del mondo; da questa pubblicazione in poi la De Clercq diventa punto di riferimento di moltissime famiglie in cerca di aiuto e ciò la spinge a fondare una prima associazione a Roma, dove nel suo team fa entrare collaboratori psicoterapeuti.
Nel 1992 apre un’altra sede a Milano con l’obiettivo, come a Roma di dedicarsi allo studio, alla ricerca e alla cura del dolore legato ai disturbi alimentari.  A Milano l’associazione si trova in via Solferino 14; sul sito è possibile trovare molte informazioni utili e i contatti a cui rivolgersi, in caso di necessità.
Ricerca ossessiva della perfezione, squilibrio psico-fisico, infelicità, pazzia, sessualità repressa sono i temi emersi dal film in programmazione, proposto per approfondire il dibattito sui disturbi alimentari. Nel Cigno nero, la protagonista, Nina, ballerina presso un’importante compagnia americana, mostra tutte le fragilità che una giovane donna affronta quando ci si ostina a raggiungere la  perfezione a ogni costo. Le due psicologhe presenti, dottoressa Francesca Cresto e dottoressa Martina Benincasa hanno poi accompagnato i presenti in una riflessione dibattito sulle tematiche emerse dalla visione del film.
Un film di grande impatto emotivo che colpisce in particolar modo per le ambivalenze affettive ed emotive affrontate dalla protagonista; il rapporto con la madre invadente, che la controlla in tutto, provocandole momenti di grande sofferenza; il rapporto malato con il cibo; il rapporto di dipendenza dal regista dello spettacolo, in cui sarà la protagonista, che la vuole perfetta e diversa da come si presenta; l’invidia nei confronti di Lilly, che rappresenta il suo alter ego, porteranno la ballerina a scivolare in una spirale di schizofrenia. La resa dei conti con se stessa e in particolare con il suo lato più oscuro avrà una conseguenza tragica per Nina.
L’attenzione dei presenti è ritornata ancora sul tema dei disturbi alimentari che le due psicologhe hanno trattato con grande attenzione, invitando i presenti a prendere visione delle iniziative che l’Aba e diverse altre associazioni stanno preparando per la settimana Lilla dal 8 al 15 marzo e in particolare per la giornata nazionale del Fiocchetto Lilla che per il 2023 cade il 15 marzo e che ha come scopo quello di continuare a tenere accesa l’attenzione sulle malattie conosciute come DCA.

                                                                                                                                                                                                                           S.B.



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