OSNAGO, UN INCONTRO ALL’INSEGNA DELLA MERAVIGLIA 

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È stata davvero una serata all’insegna della meraviglia per grandi e piccini quella che si è tenuta sabato 23 settembre presso la Sala don Sironi in occasione della festa dell’oratorio.
Tutta la comunità ha avuto modo di conoscere ed incontrare Marco Rodari, quarantottenne del varesotto, presidente dell’associazione Per Far Sorridere il CieloClaun il Pimpa Odv, che è stato insignito dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana per la sua costante attività di volontariato nelle zone di guerra volta a offrire un sorriso ai più piccoli.

Nella prima parte della serata Marco Rodari, cappellino con elica e naso rosso indossati, nei panni del suo personaggio il Claun Il Pimpa, che solitamente porta sorrisi ai bambini che vivono in territori in guerra, ha coinvolto bambini, ragazzi e adulti, e anche il parroco don Alessandro Fusetti, in divertenti e coinvolgenti giochi di magia.
Nella seconda parte della serata, svestiti i panni di Il Pimpa, ha mostrato un breve video girato nelle zone di guerra spiegando il suo operato, concentrato soprattutto nella Striscia di Gaza, in Libia, in Iraq e in Ucraina, e raccontando alcune esperienze accadute durante questi suoi viaggi.
Rivolgendosi a grandi e piccini ha detto: «Non esistono bombe intelligenti. Quando uno usa una bomba sbaglia sempre. Le bombe in guerra cadono sulle scuole, sugli ospedali, sugli stadi, sui luoghi di lavoro, sulle case. La guerra porta via molte cose ai bambini: non si va più a scuola, non si gioca più a nessun gioco. E i grandi non lavorano più. Il problema è che in guerra non si è mai tranquilli neanche a casa propria. Voi bambini dovete portare la gioia nelle case e nelle scuole. I bambini in guerra sono capaci di sorridere. Questi bambini mi hanno insegnato che non ci si deve arrendere mai e soprattutto non ci si deve arrendere alla guerra, alle cose brutte».
Al termine della testimonianza il parroco ha ringraziato  Rodari per il suo operato e per la serata.
«Ci hai regalato sorrisi ma anche pensieri, commozione, magari anche volontà di fare qualcosa di piccolo».
Marco ha spiegato come è nata già da piccolo l’idea di fare il clown e come la consapevolezza di questo suo intento sia poi maturato negli anni della sua gioventù trascorsi presso l’oratorio di Leggiuno.
Al termine della serata sono stati consegnati al giovane artista due contributi da parte della parrocchia osnaghese, come spiegato dal parroco stesso. Il primo contributo è derivato dalla vendita in loco di due libri scritti da Rodari (La guerra in un sorriso e L’Orcoguerra e Le Fate LaPace). Il secondo contributo è stato frutto della decisione del parroco e dei suoi collaboratori in oratorio di devolvere una cifra che era stata accantonata per acquistare dei nuovi giochi per l’oratorio osnaghese. Questa somma è stata invece devoluta a Marco Rodari affinché possa acquistare dei libri da portare ai bambini vittime della guerra.
«Leggendo un libro un bambino può andarsene via di lì, dalla guerra, con la fantasia, quindi è un gioco – ha concluso Rodari – Come il clown che permette ai bambini di immaginare, con la fantasia e la meraviglia, un mondo diverso da quello di guerra».

V.S.



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