Sono stati una quarantina gli iscritti all’escursione guidata dalle Guardie ecologiche e dai volontari del Parco di Montevecchia iniziata nella mattinata di domenica 16 aprile alla stazione di Olgiate Molgora e terminata alla stazione di Lecco.
22 i km percorsi in 7 ore di tempo tra sentieri ripidi e talvolta pianeggianti nel bosco, per poi affiorare in punti panoramici da cui ammirare le bellezze che il Sentierone ha riservato a tutti i camminatori. Il cielo blu e l’aria frizzantina hanno fatto da cornice a una escursione ricca di paesaggi variegati, di fatica nei tratti più impegnativi e anche di tanta meraviglia che la natura ha saputo offrire.
Partita da Olgiate la comitiva è arrivata a Mondonico e, salendo verso il bosco, ha raggiunto Campsirago per una breve sosta. Ripartita, è stata la volta dell’Eremo di San Genesio per poi raggiungere il punto più alto del Monte di Brianza a m 889 e la cappella della Madonna dell’Alpe. Dopo quasi 4 ore di cammino, una pausa per il pranzo al sacco e il meritato riposo nei pressi di una Cappella a Villa Vergano ha alleggerito dalla fatica i camminatori che hanno poi proseguito alla volta di Galbiate dopo aver ammirato i laghi di Annone e Pusiano e dopo aver ripreso la discesa nei boschi.
Una volta raggiunto Galbiate è iniziata la salita che ha portato al Monte Barro, percorso con il quale il gruppo ha potuto godere dall’alto della bellissima vista sul fiume Adda fino a intravedere la cittadina di Lecco in tutta la sua bellezza e con i monti che la circondano. Dopo aver ammirato la suggestiva chiesa incompiuta di San Michele i visitatori hanno intrapreso la discesa a gradoni che li ha condotti a Malgrate, dove da lì si sono diretti lungo il lago per raggiungere il centro di Lecco e la stazione e ritornare a Olgiate, con tanta fatica nelle gambe ma con tanta soddisfazione per aver compiuto un percorso così lungo e suggestivo che il Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, il Monte di Brianza e il Parco del Monte Barro hanno saputo regalare.
M.C.
