“Gentilezza, insieme a coraggio, significa prendersi la responsabilità delle proprie azioni e del proprio essere nel mondo, accettare la responsabilità di essere umani”. Gianrico Carofiglio
La giornata mondiale della gentilezza è un’osservanza internazionale celebrata il 13 novembre. E’ stata introdotta nel 1998 dal Word Kindness Movement, una coalizione di gentilezza tra le nazioni.
Parlare di gentilezza al giorno d’oggi sembra quasi anacronistico. In un’epoca frenetica, durante la quale è più facile precipitare nello scontro, piuttosto che nell’incontro. Quando sono dilaganti principi quali quelli dell’autoaffermazione e del “ vince il più forte “; in giorni in cui è sempre più difficile tessere legami e incrociare lo sguardo e le esigenze dell’altro, sembra che non ci sia più spazio per la gentilezza. Eppure bastano semplici gesti, che a pensarci bene, non costano nulla.
I bambini imparano dagli esempi piuttosto che dalle parole, quindi basta dare il buon esempio per coltivare la gentilezza negli altri, ma soprattutto dentro di noi.
Qualche esempio ? Chiamiamo una persona che non vediamo da tanto tempo; pensiamo a qualcosa di carino per i nostri cari: un dolce da preparare, una cena speciale senza che ci sia una ricorrenza, una lettera o un bigliettino per ricordare la bellezza di quella relazione. Cediamo il nostro posto ad un’altra persona quando siamo in fila: il tempo che in quel caso “ perderemo “ farà la differenza nella nostra vita ?
E’ possibile essere gentili anche verso gli animali e verso l’ambiente rispettando le norme previste e ricordandoci ogni giorno che gli esseri umani non possono esistere senza l’habitat circostante.
Infine: non dimentichiamoci di essere gentili verso noi stessi. Quali sono per noi le cose davvero importanti? Quali priorità abbiamo? Obiettivi ? Desideri? Compiendo ogni girono scelte che ci permettono di vivere una vita in linea con i nostri valori, saremo gentili verso noi stessi e automaticamente lo saremo anche verso chi ci è vicino.
V.C.
