CERNUSCO: DA IFNC SOLIDARIETÀ A SCOPEL, COME DARGLI TORTO?

Pubblicato Il
- Updated

Spettabile redazione e cari lettori,

abbiamo assistito e assistiamo continuamente a sedute di Consiglio dove la minoranza politica non ottiene nulla, nemmeno l’approvazione unanime di una mozione sull’emergenza climatica su cui tutti erano d’accordo; la maggioranza doveva personalizzarla con un inutile e pretenzioso emendamento per dimostrare a parole (nei fatti non direi proprio) che stanno facendo azioni per salvare il mondo e poi giocano a scarica barile sui controlli della falda acquifera sostenendo: «non sono di nostra competenza, quindi non ci interessano!».
Lo stesso fanno con i tetti in amianto che risultano smaltiti dal 2013 e invece sono ancora lì!
Questa Amministrazione nell’affannata ricerca di trovare il favore di qualcuno o nel disperato tentativo di lasciare un segno a tutti i costi sta operando scelte quasi a caso e a colpi di maggioranza; non riesce a programmare e pianificare nessun intervento di sviluppo del territorio, di sviluppo commerciale o residenziale, ma soprattutto non ascolta e non riesce a comprendere le esigenze del paese e delle persone che vi abitano.
Dispiace vedere la delusione e il rammarico di persone come Costantino Scopel (nella foto a destra) e molti altri nella sua situazione che oltre ad aver avuto, immagino, una vita piena di sacrifici e di rinunce si debbano anche sentire abbandonati da chi dovrebbe tutelarli e invece cosa fa? Li accusa di essere la causa dei loro stessi problemi.
L’assessore Elisabetta Carta ha affermato in Assise che la colpa della mancata concertazione sui regolamenti è dei ricorrenti riferendosi alle famiglie di disabili che non sentendosi ascoltati e tutelati hanno intrapreso le vie legali al Tar e al Consiglio di Stato. Come dargli torto?
Cara maggioranza, bisogna avere il coraggio anche politico di mettersi dalla parte dei più deboli non solo di pensare a tutelare se stessi e invece voi in questo caso nemmeno moralmente li supportate, anzi li accusate di essere un ostacolo.
(Lettori, ascoltate l’audio del Consiglio del 29/7 e vi renderete conto).
Chiudo, ringraziando Costantino per le sue parole sulla questione del “centro sportivo” che è l’evidente dimostrazione di come, non sapendo cosa fare, l’Amministrazione prende il progetto di qualcun altro (ACD Brianza) e lo fa proprio senza essere mai entrata veramente nel merito e lo fa ipotizzando un mutuo di 15 anni pagato dai cittadini, sostenendo che il progetto è urgente perché sollecitato dalla stessa società sportiva.
Identità e Futuro Nostro Cernusco aveva nel programma elettorale questa opera, ma coadiuvata da altri interventi sul centro sportivo e soprattutto prima che il Comune di Merate deliberasse (cosa del 2019) la costruzione nel suo centro sportivo di un campo in erba sintetica per la medesima ACD Brianza, alla luce dei fatti di oggi noi avremmo necessità di riqualificare le strutture dell’impianto sportivo e magari completarlo con una struttura polifunzionale dove poter praticare anche altri sport come: pallavolo, tennis, basket, ecc… cosa impossibile oggi a Cernusco.
Grazie per lo spazio, buone vacanze a tutti.

Gennaro Toto
Capogruppo IFNC



Mobile Sliding Menu

© Copyright 2024 Dentro&Fuori - Tutti i diritti riservati