CERNUSCO, GUGLIELMO SULLA COMUNITA’ ENERGICA RINNOVABILE

Pubblicato Il
- Updated

Riceviamo e pubblichiamo lettera di Lino Guglielmo di Cernusco sulla Comunità Energetica Rinnovabile Provinciale.                                                               –

“Mentre a Roma si delibera, Sagunto viene espugnata”. Questa citazione sembra essere l’emblema del nostro momento attuale, in cui la necessità di agire per una transizione energetica è sempre più urgente, ma l’azione concreta continua a essere posticipata. Il recente dibattito nel Consiglio Provinciale del 19 febbraio, riguardante la proposta di partenariato pubblico-privato per la creazione di una Comunità Energetica Rinnovabile (C.E.R.), sembra essere più un tentativo di guadagnare consenso politico che un vero impegno per il cambiamento.
Questa iniziativa, pur essendo un passo nella direzione giusta, rischia di essere soltanto una mossa politica senza conseguenze concrete. Guardando al passato, possiamo citare il caso dei 12 Comuni del territorio che hanno aderito alla trasformazione dell’illuminazione pubblica in tecnologia a LED: nonostante l’accordo del 2009 e l’approvazione del progetto nel 2017, i lavori non sono ancora iniziati, dimostrando che le buone intenzioni non sono sufficienti se non seguite da azioni concrete.
Le Comunità Energetiche Rinnovabili (C.E.R.) non sono solo un acronimo, ma rappresentano un importante passo verso la Transizione Energetica, al di là di considerazioni ideologiche o politiche. Non possiamo permetterci ulteriori ritardi: il cambiamento climatico è una realtà urgente che richiede azioni immediate e tangibili.
L’approvvigionamento energetico è fondamentale per la nostra società e richiede un impegno particolare. Le Comunità Energetiche Rinnovabili Municipali (C.E.R.M.) offrono un’opportunità concreta per l’autonomia energetica locale, coinvolgendo i cittadini come produttori e consumatori di energia rinnovabile. Questo modello, basato sull’accesso universale e il controllo diretto dei consumi, contrasta con le pratiche esclusive del passato.
Il supporto del Gestore dei Servizi Energetici (G.S.E.) tramite incentivi per la produzione e il consumo di energia sul posto è un ulteriore incoraggiamento per l’adozione delle C.E.R.M. da parte delle comunità locali. Inoltre, i comuni con meno di 5 mila abitanti possono accedere a contributi a fondo perduto e al finanziamento tramite “Project Financing”, senza compromettere gli equilibri di bilancio.
Questa è un’opportunità che un’amministrazione lungimirante non può ignorare. È necessario agire con pragmatismo e coraggio per garantire il benessere delle nostre comunità e un futuro sostenibile per le generazioni a venire.

    Lino Gugliemo

 



Mobile Sliding Menu

© Copyright 2024 Dentro&Fuori - Tutti i diritti riservati