CERNUSCO, PROPOSTE DI UN LETTORE IN VISTA DELLE ELEZIONI

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Riceviamo e pubblichiamo i suggerimenti di un cittadino che analizza e avanza proposte in vista delle prossime elezioni amministrative. E voi lettori cosa ne pensate? Inviateci la vostra opinione a riguardo.

La sicurezza sul territorio penso sia uno dei temi centrali. La priorità è quella di monitorare tramite telecamere tutte le aree frequentate da anziani e minorenni al fine di scoraggiare criminalità, microcriminalità, tra cui i molti tentativi di truffa di sedicenti operatori di gas, luce e acqua, nonché gli assembramenti molesti e abbandono rifiuti. Penso che sia superfluo citare il caso più grave accaduto nei mesi scorsi nel parcheggio della stazione e nel parco Saturno. In zona Asst i tentativi di derubare anziani residenti e coloro che si recano all’Ellisse e Asst sono più numerosi di quelli denunciati o menzionati nelle cronache delle varie testate locali. Inoltre, da inizio pandemia, il campo da basket in via Ferrario è stato costantemente oggetto di aggregazioni moleste (raramente per ragioni puramente sportive o ricreative) a dispetto del coprifuoco imposto a livello nazionale. Purtroppo noto che recentemente anche negli altri Comuni confinanti si continua ancora a sostenere lanecessità di costruire questo genere di impianti sportivi generici, non recintati e poco custoditi, giusto per creare un’irragionevole ragione di aggregazione. Lo sport è una faccenda maledettamente seria. Come sostengono i cardiologi (Milano e Monza) ogni impianto pubblico o privato deve avere a disposizione un defibrillatore che deve essere reso disponibile in tempi brevissimi. Molte palestre o piscine lo tengono chiuso in un ripostiglio a chiave e quando se ne ha la necessità non è utilizzabile semplicemente perché non si trovano le chiavi. Solo nel mese di giugno a Milano cinque persone hanno avuto gravi conseguenze per questo motivo e quindi c’è stato l’appello a verificare prima di pagare una retta annua di 1000 e oltre euro. Se è difficile ottenere queste garanzie all’interno di impianti d’élite, figuriamoci nelle aree pubbliche e promiscue.

Dove mettere le telecamere? Asilo, scuola elementare e media parcheggi compresi; chiesa e cimitero parcheggi compresi; ambulatori medici e sede Asst parcheggi compresi; qualsiasi parchetto o pubblica area ricreativa in cui sono posizionati giochi, esempio campo da basket, o semplicemente dove sono collocate delle semplici panchine. In stazione in particolare nei due parcheggi di via Rusca e di via Stoppani, in via Rusca ci sono anche degli orti dati dal Comune in usufrutto ai residenti che periodicamente vengono saccheggiati da chi alla sera, dopo essere sceso dal treno, si fa la spesa gratis dal fruttivendolo in loco. In alcune vie, in cui il transito sarebbe riservato principalmente ai soli residenti esempio via Verdi dove, nonostante la recente installazione del semaforo “intelligente” con sensore di velocità, i soliti non residenti continuano a percorrere la via a velocità sostenuta, addirittura non rispettando il rosso. In questo caso l’utilizzo delle telecamere in uso al sistema Ztl, sarebbe in grado di registrare comunque il numero di targa e la velocità di percorrenza dei veicoli. Gestione dei servizi e lavori pubblici. Qui serve proprio un cambio di passo e una migliore comunicazione tra Amministrazione comunale e cittadini. Basta comunicazioni stampate appese ai cancelli o messe nella cassetta delle lettere, che magari non si verifica ogni giorno. Oggigiorno esistono i siti internet e i social purché siano ben gestiti. A settembre 2020 quando sono stati installati contatori del gas elettronici, nonostante il volantinaggio, gran parte delle persone per lo più anziani aveva il dubbio se fosse una truffa.
Sarebbe servita anche una persona di fiducia del Comune, anche volontario ma conosciuto, che seguisse l’andamento dei lavori in loco. Nonostante le varie segnalazioni che si fanno all’Ufficio tecnico e Polizia le risposte non sono mai immediate e i problemi rimangono irrisolti o si fa giusto l’indispensabile. Solo un esempio: fin da gennaio ho segnalato che lo specchio in via Porta uscita Galilei era mal posizionato e le piante circostanti impedivano la visibilità completa. Dopo un mese hanno tagliato qualche ramo che però adesso è già ricresciuto più di prima, ma lo specchio è rimasto come prima cioè riflette solo parte della via, forse ne serve un secondo per dare maggiore profondità alla visuale.
Inoltre, da quando via Porta è diventata a senso unico, ci si sente più liberi di percorrerla a velocità sostenuta quindi servirebbe anche un dosso. Al di fuori dal centro paese e dalle vie principali i lavori sono da sempre mal gestiti o addirittura non portati a termine con la necessaria cura. Mi riferisco alle vie interne secondarie, in particolare quelle denominate “private a uso pubblico” di cui nel 2021 non dovrebbe nemmeno più esistere la categoria stessa… Se un immobile risiede nel Comune e il proprietario paga tutte le tasse relative ai servizi (luce, acqua, gas, telefonia ecc.…) gli adeguamenti devono essere fatti a prescindere, anche se la via risulta essere “privata a  uso pubblico”, giusto per qualche assurda convenzione di sessant’anni fa, di cui gli attuali residenti ne ignorano lo status e mai più rivista nel corso degli anni. Dal 2017 i gestori della telefonia sostengono che il Comune di Cernusco è coperto dalla fibra quando invece i lavori sono stati ultimati recentemente. Tra l’altro c’è chi, un vicino di casa professionista informatico, per poter attivare adeguatamente la recente fibra, cioè quella “vera”, ha dovuto attendere quattro mesi esatti dal giorno in cui il cavo è stato posato davanti alla sua proprietà, tutto perché, pur essendo i cavi interrati, non erano tra loro collegati. Chi eroga un servizio non corrispondente al costo sostenuto deve renderne conto per vie legali e se il Comune non comunica lo stato di efficienza effettiva sul proprio territorio ne è complice. Per ogni adeguamento di servizio ci deve essere una comunicazione puntuale e adeguata, tramite internet, anche solo per evitare che alle 7.30 di mattina, mentre ci si accinge a prendere l’auto per recarsi al lavoro o per sostenere una visita in ospedale, si trovano ruspe, camion e quant’altro davanti all’uscio di casa.

Attività commerciali. Dire che in centro paese mancano attività commerciali è una pura e semplice constatazione “populista” peraltro banale in quanto riguarda tutti i paesi vicini, l’intera Brianza se non l’Italia intera sud a parte. Non mi spiace che le banche abbiano chiuso se non altro si sono evitati eventuali futuri problemi di sicurezza generale. Di certo auspicare la riapertura di una panetteria piuttosto che di un negozietto generico di alimentari è una pura e semplice assurdità. Conosco persone che hanno finito di pagare i debiti contratti da genitori o parenti che gestivano piccoli negozi vent’anni fa.
Purtroppo il trend è questo, ma a due passi c’è Esselunga, NaturaSì ecc.… Personalmente parlerei più di ampliare i servizi fondamentali per la salute fisica e psichica della persona. Di positivo c’è che già esiste un dentista, un fisioterapista ecc.., ma l’anomalia cronica di Cernusco è che gran parte degli ambulatori medici si trovano sul confine con Osnago e le farmacie sono appunto a 2/3 km di distanza (Osnago o Cernusco ma quasi a Merate). Chi si reca dal medico dovrebbe potere uscire con la ricetta in mano ed entrare nella farmacia accanto senza usare l’auto per percorrere ulteriori 3 km e più. Stesso discorso per un negozio di ortopedia e prodotti sanitari per persone disabili oppure il dislocamento di qualche cooperativa che effettua esami del sangue a domicilio. L’ideale quindi è che tutti gli ambulatori siano in centro paese con una farmacia e per far questo si potrebbero mettere in atto degli incentivi quali l’usufrutto gratuito dei locali per per numero di anni.

Ambiente e arredamento urbano. Come lo sport l’ambiente è una faccenda maledettamente seria. Recentemente noto che in tutti i Comuni vicini si litiga sul taglio delle piante e ciò è veramente deprimente. Chi sostiene i tigli centenari della stazione, chi i pioppi centenari del cimitero, chi i faggi della piazza… Le piante che un agronomo ritiene a rischio caduta per longevità o malattia devono essere tagliate e sostituite con altrettante uguali o di un un’altra varietà più gestibile, cioè meno soggetta a malattie e la cui potatura possa avvenire annualmente senza il dispiegamento di mezzi particolarmente grandi e costosi. Fortunatamente attorno a Cernusco ci sono ancora piantagioni di mais, anche se probabilmente per solo uso animale in zona cascine verso Lomagna (spero però senza uso di additivi chimici, ma dubito). La superficie di un ettaro di mais garantisce l’assorbimento di circa 42 tonnellate di anidride carbonica all’anno. In un giorno un ettaro di mais è in grado di pulire l’aria assorbendo circa 500 chilogrammi di CO₂, pari alle emissioni medie di una vettura che percorre 3.000 chilometri. Un ettaro di bosco è in grado di assorbire circa 22 tonnellate all’anno di CO₂, la metà quasi esatta di un ettaro di mais. Dieci tigli e dieci pioppi non sono nemmeno in grado di purificare le emissioni di CO₂ di chi parla in loro difesa. Semmai bisogna invitare i cittadini a eliminare dai loro giardini le tante palme che non sono una specie autoctona della Brianza, sono infestanti e non sono nemmeno riutilizzabili come pellet perché contengono allergeni.
Circa l’arredamento urbano apprendo che nella ristrutturazione della piazza è prevista una pavimentazione “rustica” tipo acciottolato o porfido, forse caratteristica, magari anche bella a vedersi, ma ben poco funzionale nei mesi invernali con ghiaccio e neve a meno che non si faccia un uso sistematico di sale… Oggigiorno esistono materiali compositi drenanti che dissipano l’acqua o l’umidità superficiale e si possono anche colorare. Anni fa mio papà prima era caduto in piazza della Chiesa perché dopo la ripavimentazione non si voleva mettere il sale in quanto corrosivo, poi a distanza di qualche settimana in via S. Caterina con conseguente rottura della spalla e inizio del suo calvario. Grazie per l’attenzione.

Paolo Cogliati



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