Gent.le redazione e lettori di Dentro&Fuori,Ci tenevo a commentare da cittadino la risposta del Sindaco di Cernusco Lombardone al comunicato stampa del gruppo di minoranza.
Sinceramente sono sconcertato, ho letto e riletto entrambi e, mentre da una parte ho visto la minoranza che nel gioco delle parti della politica ha espresso critiche ed accuse su un fatto tutt’altro che irrilevante (due diffide della prefettura in poco meno di 3 anni di mandato), la risposta da parte del primo cittadino è tutt’altro che contenuta e nel “rispetto” delle parti.
Sinceramente sono sconcertato, ho letto e riletto entrambi e, mentre da una parte ho visto la minoranza che nel gioco delle parti della politica ha espresso critiche ed accuse su un fatto tutt’altro che irrilevante (due diffide della prefettura in poco meno di 3 anni di mandato), la risposta da parte del primo cittadino è tutt’altro che contenuta e nel “rispetto” delle parti.
La replica del sindaco è un misto di insulti sottointesi o palesi, e di minacce dal sapore intimidatorio, questa una cosa veramente amara da leggere se scritta da chi amministra.
Un sindaco dovrebbe sapere che il suo ruolo lo espone alle critiche, ma se attaccato sul suo operato, dovrebbe rispondere con fatti non con minacce.
Posso capirlo umanamente perché ultimamente è sotto un attacco abbastanza serrato da parte dei suoi cittadini, che però la maggior parte delle volte non hanno neanche tutti i torti, visto lo stato del paese ultimamente.
Dal punto di vista politico invece è ingiustificabile! Un amministratore non si può concedere il lusso di una letteraccia del genere! Credo che il passaggio peggiore sia quello dove chiede delle scuse che “vedrà di farsi bastare!”. Ma che minaccia è? Se ci sono elementi per le vie legali, si chiede una rettifica o una smentita pubblica, non si minaccia perché gli altri indietreggino.
Ed in ultimo, ho capito che l’intento era ironico, ma non è il caso di scomodare il Papa e le sue parole di “pace” dopo aver lanciato minacce per una pagina intera, si dice: “scherza coi fanti, ma lascia stare i Santi”
E’ forse il caso che Gennaro Toto cominci seriamente a considerare l’opportunità di fare un passo indietro, il bilancio ad oggi della sua amministrazione è nettamente negativo su tutti gli aspetti.
Grazie per lo spazio.
Saluti.
Un sindaco dovrebbe sapere che il suo ruolo lo espone alle critiche, ma se attaccato sul suo operato, dovrebbe rispondere con fatti non con minacce.
Posso capirlo umanamente perché ultimamente è sotto un attacco abbastanza serrato da parte dei suoi cittadini, che però la maggior parte delle volte non hanno neanche tutti i torti, visto lo stato del paese ultimamente.
Dal punto di vista politico invece è ingiustificabile! Un amministratore non si può concedere il lusso di una letteraccia del genere! Credo che il passaggio peggiore sia quello dove chiede delle scuse che “vedrà di farsi bastare!”. Ma che minaccia è? Se ci sono elementi per le vie legali, si chiede una rettifica o una smentita pubblica, non si minaccia perché gli altri indietreggino.
Ed in ultimo, ho capito che l’intento era ironico, ma non è il caso di scomodare il Papa e le sue parole di “pace” dopo aver lanciato minacce per una pagina intera, si dice: “scherza coi fanti, ma lascia stare i Santi”
E’ forse il caso che Gennaro Toto cominci seriamente a considerare l’opportunità di fare un passo indietro, il bilancio ad oggi della sua amministrazione è nettamente negativo su tutti gli aspetti.
Grazie per lo spazio.
Saluti.
Matteo Bertoli
