CERNUSCO, UN LETTORE SULLE DEIEZIONI CANINE AL CAMPOSANTO

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In merito alla giusta segnalazione “Deiezioni canine al Camposanto” trovo strano che a distanza di qualche giorno non siano stati individuati cane e padrone. Eppure al cimitero dovrebbero essere attive le videocamere di sicurezza, tra le poche presenti sul territorio. Oppure ci sono, ma disattivate? Se così fosse il fatto sarebbe ancora più grave e merita una risposta da parte dell’Amministrazione comunale.
A Robbiate il 14 agosto sono state vandalizzate alcune panchine con scritte peraltro non ingiuriose tipo: “Papa Francesco grazie!”, “Pace”, “Tranquillità”…) ma a distanza di qualche ora il responsabile è stato individuato e sanzionato solo grazie alle videocamere.
Comunque, nell’Ordinamento italiano non esiste alcuna norma che regolamenta in modo certo e univoco l’ingresso degli animali nei luoghi sacri. In via generale, i cani possono fare ingresso in tutti i luoghi pubblici o aperti al pubblico, purché sempre condotti al guinzaglio della lunghezza di un metro e mezzo, con museruola e sacchetto per la raccolta delle deiezioni. Anche in mancanza di videocamere la Polizia Municipale dovrebbe controllare che queste norme siano rispettate anche nelle pubbliche vie.
Neppure il Diritto canonico (norme giuridiche della Chiesa) si pronuncia sull’accesso dei cani nei luoghi sacri. Dunque, anche il Diritto Canonico non vieta ma comunque non consente la loro presenza durante le funzioni. Esiste un solo caso (legge n.36 del 1974 e legge n. 60 del 2006) in cui ai cani guida per non vedenti non è precluso l’accesso ai luoghi sacri.
P.C.


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